L’Aquila. Se ne è andata per un malore improvviso che l’ha colpita in serata nella sua casa: L’Aquila piange Antonietta Centofanti, 65 anni, storica addetta stampa di associazioni culturali, tra cui Atam e Solisti Aquilani. Ma soprattutto dopo il drammatico terremoto del 2009 dell’Aquila, una delle protagoniste più importanti della battaglia di giustizia e verità sul sisma che l’aveva coinvolta in maniera molto pesante a livello personale: nella tragica scossa del 6 aprile 2009 aveva perso il nipote Davide, giovane universitario tra gli otto scomparsi nel crollo della Casa dello studente.
In prima linea nel sostenere il processo alla Commissione grandi rischi sulla sottovalutazione del rischio sismico da parte di esperti e scienziati nel corso dello sciame che ha preceduto la tragedia, la Centofanti, donna di cultura, si è segnalata per alcune fondamentali iniziative nel campo sociale e della sicurezza.
Nota e stimata in città, è stata una delle anime organizzative della fiaccolata in memoria delle 309 vittime del sisma che negli ultimi due anni non si è potuta svolgere per le restrizioni legate alla emergenza Covid: dal 2009 è stata portavoce del Comitato familiari delle vittime della Casa dello studente.
La sua morte ha lasciato attonita e commossa la comunità aquilana e nel dolore e nella disperazione i tanti che l’avevano conosciuta.