Tagliacozzo: momenti di panico al Festival della Birra per una bambina in difficoltà. Un provvidenziale intervento di un ex assessore scongiura la tragedia
Attimi di autentico terrore si sono vissuti lo scorso sabato sera nella piazzetta di fronte al municipio di Tagliacozzo, durante il tradizionale Festival della Birra. Una bambina di circa 10 anni ha rischiato di soffocare, ma il provvidenziale e coraggioso intervento di un ex assessore comunale ha scongiurato la tragedia.
Le urla dei genitori, poi quelle dei presenti, hanno richiamato l’attenzione di decine di persone: “Aiuto, sta soffocando!“. La bambina aveva attirato l’attenzione della sua famiglia perché non riusciva più a respirare. Qualcosa le ostruiva la gola, ma in quei momenti concitati, nel caos generale, nessuno sembrava sapere cosa fare.
“Ho visto diverse persone assembrarsi all’improvviso. Ho capito che stesse accadendo qualcosa e mi sono avvicinato,” racconta Alfonso Gargano, ex assessore comunale di Tagliacozzo, che quella sera aveva deciso di godersi l’evento con alcuni amici. “Ho visto la bambina che non riusciva più a prendere aria. Sono corso verso di lei e ho chiesto cosa avesse ingoiato. Mi hanno risposto ‘una caramella’.”
A quel punto, senza esitazione, Gargano ha agito. “Le ho praticato la manovra di disostruzione di Heimlich, che ho imparato durante alcuni corsi che ho frequentato anni fa,” ha spiegato. Braccia attorno al busto, presa delle mani all’altezza della bocca dello stomaco, due colpi secchi. Al secondo tentativo, la bambina ha sputato il corpo estraneo che le si era bloccato in gola. “Credo si trattasse di una caramella a ciuccio, di quelle che si acquistano alle bancarelle,” ha precisato Gargano.
Dopo aver visto che la bambina aveva recuperato la normale respirazione, Alfonso Gargano, sopraffatto dall’accaduto, si è allontanato.
“Ripenso continuamente a quei momenti. Mi ripeto ‘è andata bene!’, e ringrazio Dio che la bambina sia salva,” ha confessato l’ex assessore. “So che quella sera i genitori hanno provato a cercarmi. Ci siamo poi sentiti privatamente. Sono stati davvero molto carini.”
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L’eroe di quella notte ha scelto di parlare pubblicamente per lanciare un messaggio fondamentale: “Invito tutti a seguire corsi di disostruzione pediatrica e da adulti. Personalmente ne ho organizzati alcuni gratuiti nell’asilo di Villa San Sebastiano, che ho diretto per dieci anni, e sono stati sempre molto partecipati, soprattutto dalle mamme. Essere preparati in certi casi può significare salvare una vita. Che alla piccola arrivi il mio abbraccio affettuoso.“