Tragedia nel centro psichiatrico a L’Aquila: donna di 61 anni cade dal quinto piano. Secondo le prime ricostruzioni si tratterebbe di un gesto volontario
L’Aquila, Pettino. Mattinata choc al dipartimento di salute mentale del Rotilio Center. Un tonfo sordo nel piazzale ha rotto il silenzio: a terra, il corpo senza vita di una donna. Tiziana Gennuso, 61 anni, ospite della struttura, si sarebbe lanciata nel vuoto da una finestra, un gesto estremo che purtroppo non le ha lasciato scampo.

Almeno, questa è la ricostruzione dei carabinieri, che hanno subito escluso il coinvolgimento di altre persone, parlando chiaro di un gesto volontario. Tanto che la salma è già stata restituita alla famiglia.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri del Radiomobile dell’Aquila, con l’aiuto dei colleghi della stazione del capoluogo, pare che la 61enne, che alloggiava al terzo piano della palazzina dell’Asl1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, verso le 7.30 di ieri mattina abbia lasciato la sua stanza e sia salita fino al quinto piano, approfittando di un momento in cui gli operatori erano occupati con un altro paziente.
Solo quel rumore sordo nel silenzio del mattino festivo ha attirato l’attenzione. Immediata la chiamata al 118 e l’intervento dei sanitari, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare.
L’Aquila, centro psichiatrico sotto osservazione
Nessun giallo, quindi, almeno ufficialmente. Ma intanto si alzano le polemiche sulle condizioni di sicurezza degli ospiti del centro di Pettino. Già in passato, la casa famiglia ospitata nello stesso stabile era finita nel mirino dei Nas, che nel 2020 avevano trovato un bel po’ di irregolarità, soprattutto sull’idoneità dei locali.

Tra le criticità trovate c’erano stanze e bagni troppo piccoli, docce senza piatto, arredi vecchi e pure estintori scaduti. E, cosa non da poco, avevano segnalato anche terrazzi senza parapetti rialzati.
Queste problematiche avevano fatto pensare a un possibile trasferimento dei pazienti in un centro a Navelli. Un’ipotesi che però non era piaciuta per niente alle associazioni di categoria, che avevano sottolineato come “un trasferimento a Navelli significherebbe cancellare parte delle loro vite, azzerando tutti i percorsi di inserimento, socializzazione e relazione faticosamente costruiti“.
LEGGI ANCHE… L’Aquila, trovato un 32enne a terra con un taglio alla gola: è giallo
Avevano anche chiesto un incontro con i vertici dell’Asl 1, ma a quanto pare non avevano ricevuto risposta. E adesso, purtroppo, è arrivato l’epilogo più triste. Chissà se quelle segnalazioni del passato, arrivate in tempi non sospetti, non tornino oggi, drammaticamente, di grande attualità. Il pm che si sta occupando delle indagini è il dottor Guido Cocco. Toccherà a lui analizzare tutto.