Più veloce di un batter di ciglia e qualità dati garantita. Rapidità e affidabilità elevatissime sono le caratteristiche del 5 G (5^ Generazione) della trasmissione online, essenziali nella crescita accelerata della fruizione internet (smart working, dad e e-commerce) portata dalla pandemia.
Nel momento storico di stress della rete nazionale di connettività, L’Aquila, capofila della sperimentazione del 5G (operata da Wind 3, Open fiber, Zte e Università dell’Aquila) con Milano, Prato, Bari e Matera, oggi assume un ruolo strategico in Italia, in quanto sta allestendo l’infrastruttura di trasmissioni. Entro il 2023 l’Abruzzo avrà, infatti, la disponibilità della rete per i servizi avanzati 5G, in sei importanti ambiti territoriali: mobilità evoluta, valorizzazione dei beni culturali, sanità elettronica, sicurezza urbana, agricoltura di precisione, monitoraggio strutturale edifici e infrastrutture.
“Il 5G è un modo diverso di pensare il ruolo della tecnologia a favore della collettività, per attivare servizi e applicazioni al servizio della cittadinanza, della pubbliche amministrazioni e dei sistemi socio economici locali”- ha detto Fabio Graziosi docente del Dipartimento di Ingegneria, Scienze dell’Informazione e Matematica dell’Università dell’Aquila e uno dei responsabile del progetto 5G.
“In ambito sanitario il 5G consente la realizzazione di applicazioni collegate alla raccolta di dati dalle abitazioni, teleconsulto, interventi immediati in situazioni critiche. La telemedicina è già esistente, ma gli attuali standard non garantiscono la qualità del servizio adeguato alle esigenze cliniche”. Conclude Graziosi. L’Aquila, già divenuta esempio di ricostruzione in sicurezza e di gestione delle emergenze naturali, è candidata a essere il fulcro delle nuove tecnologie internet per l’applicazione in ambiti sociali di rilevanza strategica per la vita e per la gestione virtuosa di beni pubblici.