Sono trascorsi ormai quasi due mesi dal caos sulle montagne aquilane. E le misure più dure decise dal sindaco sembrano aver dato i risultati sperati
Era il 26 gennaio quando Roccaraso andava in tilt a causa dei 250 pullman provenienti dalla Campania. Un turismo mordi e fuggi che ha spaventato e non poco le autorità locali. Il sindaco ha subito chiesto una riunione in Prefettura per intervenire e mettere in campo misure più restrittive per quanto riguarda l’ingresso nel centro abruzzese. Come precisato più volte dal primo cittadino, non si trattava di restrizioni nei confronti solo dei napoletani, ma di semplici regole per garantire la sicurezza e l’ordine pubblico di quella zona.
E a distanza di oltre un mese da quel giorno di caos si può fare un piccolo resoconto sugli effetti che hanno provocato le misure. Da sottolineare che il clou per Roccaraso sembra essere praticamente superato. Da oggi le richieste sono assolutamente inferiori rispetto alle scorse settimane e la macchina dei controlli dovrebbe essere allentata.
Le nuove regole hanno fermato i ‘tiktoker’
Chi si aspettava una invasione nonostante le nuove regole si sbagliava. Dal weekend successivo al 26 gennaio non ci sono mai state tantissime richieste per Roccaraso. Non si è raggiunto il limite dei 100 bus deciso dal sindaco e nell’ultimo fine settimane non sono arrivati pullman da altre regioni. Insomma, una situazione assolutamente sotto controllo e con le norme introdotte dal sindaco che hanno consentito di garantire la sicurezza di residenti e turisti.
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Ora c’è intenzione di abbassare un po’ il livello di attenzione. Le presenze sono destinate a diminuire e, quindi, non ci saranno più i controlli rigidi visti fino ad oggi. Il rischio di una nuova invasione esiste anche se questa volta è meno alto delle altre volte visto che andiamo incontro ad una stagione differente dove la neve non sarà protagonista a meno di clamorose rivoluzioni.
Di certo Roccaraso ha risposto molto bene all’invasione dei turisti mordi e fuggi ed ora si proverà a trovare una soluzione a partire dalla prossima stagione invernale. L’idea del numero chiuso resta quella più probabile, ma sono anche altre le ipotesi sul tavolo e vedremo quale alla fine sarà la scelta definitiva. La priorità, come spiegato in precedenza, è quella di garantire la sicurezza di turisti e residenti oltre che naturalmente l’economia dell’intera zona.
