Potrebbe prendere fuoco in strada il nuovissimo modello bipiano: doveva essere la soluzione ma diventa il problema

Un bus bipiano che doveva essere il fiore all’occhiello del trasporto regionale sulla tratta L’Aquila-Roma non ci ha messo molto a far parlare di sé: si è rotto e ha quasi preso fuoco.

Tutto sembra bello e funzionale in campagna elettorale, poi però c’è la prova del nove, quella della strada, della vita quotidiana, e lì i problemi iniziano a spuntare come funghi. In queste ore non si sta parlando d’altro nel capoluogo abruzzese, un bus bipiano che era stato inaugurato e tirato a lucido il 29 febbraio scorso è già k.o.

vigili del fuoco
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Doveva essere il fiore all’occhiello del trasporto regionale, ricordando un po’ i bus che si vedono passeggiando per le strade di Londra, tuttavia la realtà è ben diversa. La prova su strada non è andata come si sperava per il bus bipiano che avrebbe dovuto percorrere la tratta L’Aquila-Roma permettendo a un maggior numero di passeggeri di salire a bordo. Si è già rotto.

Bus bipiano L’Aquila-Roma a fuoco

Venti giorni è durato il bus a due piani di marca Ayats, modello Horizon, lungo più di 14 metri e con una capienza di 85 passeggeri. Il mezzo di trasporto si è rotto ed è andato quasi a fuoco, costringendo i pompieri a intervenire per scongiurare il peggio. Fortunatamente, nessuno si è fatto male, ma non è stato un bel biglietto da visita.

bus bipiano l'aquila
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La TUA, azienda di trasporto abruzzese, era orgogliosa del bus bipiano che avrebbe permesso a molte più persone contemporaneamente di raggiungere Roma da L’Aquila, ma ora dovrà rivedere un po’ i suoi piani se un mezzo di neanche venti giorni d’anzianità ha già creato un simile trambusto.

Sulla questione è intervenuta Rita Innocenzi, componente del coordinamento provinciale del Pd, lanciando anche una frecciatina all’indirizzo di Marco Marsilio, presidente di Regione: “Ironia della sorte, in particolare per il neo rieletto presidente Marco Marsilio, è che a rischiare di andare in fiamme è stato proprio quel bipiano presentato come la soluzione alla richiesta degli utenti. Chiamiamoli come li indica giustamente il presidente della Tua, ossia utenti e non clienti, perché parliamo di coloro che fruiscono di un servizio che, finché non ci saranno collegamenti ferroviari verso Roma, resta essenziale per i cittadini del nostro territorio“.

Ha poi continuato affermando che il bus ha fatto il suo dovere in sede di campagna elettorale, per poi abbandonare gli elettori su strada: “Ora c’è da chiedersi se il costo sostenuto per l’acquisto valga quel mezzo che ha fatto una gran bella figura tirato a lucido per l’evento elettorale, un po’ meno su strada“.

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