Orsa Amarena, udienza il 18 luglio: oltre 50 parti civili

L’Aquila: udienza prebattimentale per l’uccisione dell’orsa Amarena. Oltre 50 enti e associazioni, inclusa la Regione, si costituiscono parte civile

La giustizia cerca la verità per l’orsa Amarena. Si è tenuta oggi ad Avezzano l’udienza prebattimentale per l’uccisione della plantigrada simbolo dell’Abruzzo, e la mobilitazione è stata imponente.

Orsa Amarena con i cuccioli
Orsa Amarena, udienza il 18 luglio: oltre 50 parti civili (Ansa Foto) – Abruzzo.cityrumors.it

Oltre cinquanta tra enti e associazioni, inclusi la Regione Abruzzo e il Comune di Villalago, si sono costituiti parte civile. Un segnale forte, che dimostra quanto la morte di Amarena abbia scosso le coscienze.

L’orsa Amarena venne uccisa nell’agosto di due anni fa con un colpo di fucile a San Benedetto dei Marsi, nell’aquilano. Il responsabile, il 57enne Andrea Leombruni, confessò poche ore dopo ai carabinieri forestali di aver sparato per difendersi.

Tuttavia, la necroscopia e l’indagine balistica avrebbero raccontato un’altra storia, ben diversa. L’esemplare, uno dei pochissimi rimasti in Abruzzo, sarebbe stato colpito quasi alle spalle. Una circostanza che metterebbe in discussione la tesi della legittima difesa.

Accusa di crudeltà e la battaglia per la fauna selvatica

Quella notte drammatica, mamma orsa era in compagnia dei suoi due cuccioli. Il rumore dello sparo li fece fuggire nel bosco, consentendo loro di rientrare nel territorio del Parco Nazionale d’Abruzzo e mettersi in salvo. Un destino crudele per la madre, ma una speranza per la conservazione della specie.

Andrea Leombruni
Accusa di crudeltà e la battaglia per la fauna selvatica (Ansa Foto) – Abruzzo.cityrumors.it

L’udienza è stata aggiornata al 18 luglio. In quella data, il giudice dovrà decidere sul rinvio a giudizio del 57enne, accusato di uccisione di animale con l’aggravante della crudeltà, e sulle richieste di costituzione di parte civile: “Sono tre giorni che non dormo e non mangio, non vivo più, ricevo in continuazione telefonate di morte, messaggi; hanno perfino chiamato mia madre 85 enne, tutta la mia famiglia è sotto una gogna“, aveva detto nel settembre 2023.

La vicenda di Amarena ha riportato alla ribalta la fragilità dell’Orso bruno marsicano, una sottospecie di orso bruno di cui, secondo le stime ufficiali, sono rimasti appena una cinquantina di esemplari. “L’uccisione dell’orsa Amarena rappresenta un atto gravissimo che va oltre la singola vicenda: è il sintomo di una cultura ancora troppo ostile verso la fauna selvatica“, ha dichiarato a LaPresse l’avvocato e animalista Michele Pezone.

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Una battaglia legale, dunque, che si annuncia non solo per Amarena, ma per la tutela di tutti gli animali selvatici in un territorio spesso troppo poco accogliente.

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