Il boss mafioso ha raggiunto il carcere di massima sicurezza dove sono tra l’altro già detenuti altri nomi “pesanti” di Cosa Nostra, come Filippo Graviano e Carlo Greco, oltre ad esponenti delle Nuove Brigate Rosse.
La casa circondariale è stata scelta come location non solo per il regime carcerario, ma anche perché più facilmente poi si potrà raggiungere Roma per i futuri interrogatori. La struttura garantisce anche un ottimo reparto di medicina oncologica.
Quando è stato arrestato, infatti, il boss, latitante da 30 anni, si era recato in una clinica di Palermo per la cura di un tumore.