Litiga con la fidanzata: per fermarlo ci vuole il taser

I Carabinieri dell’Aquila sono dovuti intervenire per frenare l’escandescenza di un uomo che dopo un litigio con la fidanzata mostrava chiari segni di agitazione e di aggressività.

Il risultato è che gli uomini dell’Arma sono stati costretti a usare il taser per bloccare l’uomo, un imprenditore aquilano di 44 anni che, non contento del diverbio con la fidanza, alla vista delle Forze dell’Ordine ha avuto l’idea di aggredire anche i Carabinieri.

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L’intervento dei carabinieri è stato decisivo per ripristinare la sicurezza pubblica – abruzzo.cityrumors.it

L’episodio è avvenuto nel centro storico, lungo il Corso, davanti agli occhi di diversi passanti che hanno allertato le Forze dell’ordine. Come riporta il Messaggero, i Carabinieri sono riusciti a fermare l’uomo e portarlo in auto, avviando le procedure per l’udienza di convalida.

Il taser si è rivelato utile

L’episodio è stato anche uno dei pochi casi in cui recentemente si è avuto modo di utilizzare il taser nella zona, uno strumento tecnologico a basso impatto fisico che permette l’immobilizzazione dell’individuo, qualora insista in comportamenti violenti contro se stessi e contro altri,.

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L’uso del taser si è rivelato molto utile – abruzzo.cityrumors.it

Si tratta di uno strumento che le Forze dell’ordine utilizzano dopo uno specifico addestramento, e sempre in un’ottica di difesa non letale.

Ricordiamo che il dispositivo è in grado di emettere impulsi elettrici mediante la proiezione di una coppia di dardi che rimane collegata all’arma per mezzo di fili conduttori: l’effetto del contatto con tali dardi è quello di inabilitare in maniera temporanea le funzioni motorie del soggetto colpito attraverso una contrazione involontaria dei muscoli.

Con queste caratteristiche, il taser trova applicazione in tutte quelle situazioni in cui vi è il pericolo di un comportamento violento, al fine di mettere al sicuro sia la persona che pone in essere queste condotte, sia le altre persone circostanti.

L’uso del taser può pertanto essere particolarmente utile a sbloccare situazioni nelle quali la pubblica sicurezza è in pericolo, senza fruire di strumenti più invasivi che potrebbero mettere in pericolo la salute delle persone.

Non credo si preferisca assistere a Carabinieri o Poliziotti che rimangano inerti ad osservare o che non agiscano in tempi rapidi per ristabilire la sicurezza pubblica. Da Cittadino mi preoccuperei più per come le Forze dell’ordine siano impiegate per controllare in maniera continua ed efficace l’ordine pubblico e rispondere immediatamente alle richieste di emergenza da parte delle Comunità – ha commentato Roberto Di Stefano, segretario generale aggiunto del Nuovo Sindacato Carabinieri – Da sindacalista, come già detto nel consiglio comunale, mi preoccupo che qualsiasi servizio sia eseguito in una cornice che assicuri sicurezza e serenità ai miei Colleghi”.

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