L’uomo, 66 anni della provincia dell’Aquila, a seguito della patologia, causata dall’infezione di un parassita, l’echinococcosi, era quasi del tutto paralizzato nei movimenti delle gambe. Grazie al delicatissimo intervento, compiuto dai medici Daniele Millimaggi e Francesco Di Cola del reparto di neurochirurgia diretto dal dottor Alessandro Ricci, il paziente, dopo aver subito l’asportazione di numerose lesioni, provocate dall’echinococcosi, è ora in riabilitazione e, con una nuova terapia, nutre la possibilità di riacquistare l’uso delle gambe.
Il 66enne era stato già colpito in passato al polmone dalla malattia, che si contrae ingerendo accidentalmente terra, acqua o alimenti contaminati dalle uova di Echinococco eliminate con le feci dal cane. Nonostante l’operazione a cui era stato sottoposto nel 2008, la patologia dal polmone si era estesa alle vertebre, fatto estremamente raro (meno di 500 casi al mondo), rendendo sempre più difficoltosa la deambulazione.
Nelle settimane scorse i neurochirurghi del San Salvatore hanno quindi dovuto procedere un’operazione ad alto tasso di difficoltà e molto rischiosa con la quale hanno rimosso decine di cisti presenti nelle ossa e nei muscoli della colonna vertebrale, badando a non danneggiare, durante l’intervento, parti cruciali come la pleura (membrana che avvolge i polmoni) e il midollo.
L’operazione è perfettamente riuscita e il paziente, dopo alcuni giorni di ricovero, è stato successivamente trasferito al reparto di riabilitazione dove attualmente sta seguendo un programma per cercare di riprendere gradualmente la funzionalità delle gambe.
L’uomo è attualmente sottoposto a una terapia che comporta l’utilizzo di un farmaco specifico di difficile reperimento.