L’Aquila. È fondamentale per la salute del bambino che i difetti cardiaci, sia congeniti che acquisiti vengano diagnosticati al più presto. Le Cardiopatie Congenite sono patologie strutturali e complesse del cuore che coinvolgono 8 bambini su 1000 nati vivi. Di questi, circa il 40% non supera il primo anno di vita se non sottoposti a correzione chirurgica. In Italia nascono circa 5000 bimbi portatori di cardiopatia congenita l’anno.
Con questo obiettivo, presso il P.O. “San Salvatore” di L’Aquila, all’edificio L5 primo piano, è stato attivato da circa due mesi un Ambulatorio di Cardiologia Pediatrica e dell’Età Evolutiva, dedicato allo screening di primo livello dei difetti cardiaci che possono interessare il bambino dall’età di 2 anni in poi (fino a 18 anni), nonché a proseguire il follow-up dei neonati con difetti già diagnosticati alla nascita presso l’ambulatorio di neonatologia, diretto dalla dott.ssa Sandra Di Fabio, responsabile della Terapia Intensiva Neonatale (T.I.N).
Il nuovo Servizio, che lavorerà in rete supportando anche gli specialisti degli altri presidi della ASL Avezzano-Sulmona-l’Aquila, rappresenta un valore aggiunto all’offerta di prestazioni sanitarie a disposizione della comunità ed inoltre, con l’innovazione del CUP di II livello, la prenotazione di ulteriori esami sarà possibile direttamente in ambulatorio così come le prestazioni esenti, che potranno essere autorizzate direttamente, senza recarsi al CUP.
“In età pediatrica il problema principale è riuscire a individuare la presenza di cardiopatie sia congenite sia acquisite, oltre che disturbi del ritmo cardiaco” spiega la dott.ssa Elisabetta De Blasis, responsabile del Servizio. “Lo scopo di questo ambulatorio di cardiologia pediatrica e dell’età evolutiva è quello di offrire uno screening di primo livello per valutare la presenza o meno di difetti cardiaci per bambini di età superiore ai 2 anni e per ragazzi fino ai 18 anni. Ringrazio – aggiunge la Dott.ssa De Blasis – il Direttore Generale, Dott. Roberto Testa, ed il Direttore Sanitario, Dott. Alfonso Mascitelli, per aver posto le condizioni di un “percorso assistenziale dedicato” ai piccoli e giovani pazienti, nel rispetto delle nuove norme antiCovid, con adeguato distanziamento sociale e liste d’attesa non più promiscue con gli adulti.
Le cardiopatie congenite possono essere semplici o complesse. Le cardiopatie congenite complesse nella stragrande maggioranza dei casi sono sintomatiche e vengono diagnosticate entro il primo anno di vita; quelle che possiamo riscontrare nel nostro ambulatorio, sono cardiopatie più semplici, asintomatiche che possono essere sfuggite alle prime visite in età perinatale. Vi sono inoltre cardiopatie aritmogene, legate talora a difetti genetici, che possono essere evidenziate e/o sospettate dall’elettrocardiogramma.
Le cardiopatie acquisite, in particolare la cardiopatia reumatica legata ad una infezione streptococcica, sono fortunatamente meno frequenti che in passato, essendo nettamente migliorate le condizioni igienico-sanitarie. Altre cardiopatie di tipo infettivo, come pericarditi (infiammazione che colpisce il pericardio) e miocarditi (infiammazione del muscolo cardiaco) possono insorgere in età pediatrica e giovanile. E precisa: “Qualora emergesse un dubbio, viene effettuato anche l’ecocardiogramma color doppler, un esame utilissimo perché consente di valutare le strutture cardiache, le valvole, i flussi intracardiaci e quindi riconoscere eventuali anomalie strutturali e/o funzionali”.
“Generalmente è il pediatra di base che, riscontrando un soffio al cuore o una irregolarità del ritmo cardiaco, consiglia una visita cardiologica per escludere eventuali anomalie. Altre volte sono i genitori che chiedono al medico di base di prescrivere un controllo dallo specialista perché il bambino lamenta male al petto o “batticuore forte” ad esempio durante attività sportiva: per fortuna, generalmente si tratta di disturbi aspecifici che possono manifestarsi durante l’accrescimento”, afferma la dottoressa.
“Sicuramente il medico deve approcciarsi al piccolo paziente in modo differente rispetto all’adulto; i bambini più piccoli, sotto i 5 anni, possono essere spaventati, hanno paura del medico e dell’ambiente, possono avere crisi di pianto o atteggiamenti di difesa, pertanto il medico deve avere molta pazienza e conquistare la loro fiducia. In questi casi io permetto loro di stare in braccio alla mamma sia durante la visita che durante l’esecuzione degli esami strumentali; altre volte invece, sono tranquilli e collaborativi e accettano senza protestare le manipolazioni del medico. I bambini in età scolare sono generalmente tranquilli e anche in grado di riferire in modo preciso i loro sintomi qualora ve ne fossero”.
I servizi offerti dal Servizio di Cardiologia Pediatrica e dell’Età Evolutiva sono:
• Visita clinica;
• Elettrocardiogramma;
• Ecocardiogramma color doppler
• Ecocardiogramma con “bubble-test” o test alle microbolle
A breve sarà possibile anche eseguire l’elettrocardiogramma dinamico delle 24 ore (Holter ECG).
Nel caso vi fosse bisogno di altri tipi di esami o venissero riscontrate cardiopatie meritevoli di approfondimento o di terapie di tipo invasivo ovviamente il bambino verrebbe indirizzato presso ambulatori di secondo livello in strutture complesse come il Bambino Gesù, spiega la cardiologa.
Il Servizio è attivo dal lunedì al sabato con i seguenti orari:
LUNEDI’: dalle 14 alle 20
MARTEDI’: dalle 14 alle 20
MERCOLEDI’: dalle 8:30 alle 14:30
VENERDI’: dalle 8:30 alle 14:30
SABATO: dalle 8:30 alle 14:30
Le prenotazioni possono essere fatte direttamente tramite CUP. Anche questa prestazione, con la progressiva messa online del nuovo CUP regionale, sarà prenotabile al numero verde 800862862 oppure online.