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Cronaca L'Aquila

L’Aquila, animalisti sul piede di guerra: “Scenario da incubo in un’azienda agricola”

Come in un lager per animali. Questa la terribile situazione che hanno purtroppo appurato alcuni esponenti di associazioni animaliste in alcune strutture della regione

Una prima denuncia era stata fatta due anni fa, nel 2023, quando in una delle aziende che si occupano del ricovero di animali erano già state trovate carcasse di esemplari morti e altri in stato di completo abbandono, malnutriti e tanta sporcizia intorno. Oggi arriva una nuova denuncia dal Coordinamento delle Associazioni Volontari Abruzzesi Animali e Ambiente che, insieme alle Guardie Zoofile Oipa e alle altre associazioni animaliste locali, stanno cercando di portare alla luce un vero e proprio scenario da incubo che nessuno riesce a smantellare.

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Una situazione davvero incresciosa, più volte segnalata e che accade proprio nella regione che fa del suo Parco naturale un’oasi per tanti animali selvatici che vengono costantemente tenuti sotto controllo, proprio per permettergli un tenore di vita adeguato, curati e coccolati, perchè considerati una risorsa per il territorio della regione.

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Una situazione drammatica

Proprio nella regione dove ha sede il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, una delle aree montane più ricche di fauna di tutto l’Appennino, con oltre 60 specie di mammiferi, dove l’Orso bruno marsicano e il Camoscio d’Abruzzo rappresentano le specie di maggior pregio naturalistico, è stata scoperta una situazione  davvero drammatica in alcune strutture di ricovero di animali senza un padrone o randagi. Una scoperta denunciata dal coordinamento Associazioni Volontari Abruzzesi Animali e Ambiente dopo essere tornati a monitorare alcune aziende a seguito di una denuncia già presentata nel 2023 per maltrattamenti e malnutrizione ai danni di alcuni animali presenti nella struttura.

Una situazione drammatica – Abruzzocityrumors.it – 0/04/25

La situazione più da incubo si è presentata agli occhi dei volontari ancora una volta nell’azienda Roio, proprio una di quelle già denunciate due anni fa. Cavalli e altri animali morti, scheletri lasciati a marcire, divorati dai cani affamati che vagano senza microchip, senza sterilizzazione, senza alcuna tutela, oltre a cani lasciati a se stessi, pericolosi per loro stessi e per i cittadini se mai dovessero per qualche motivo venirne a contatto, probabili portatori anche di malattie pericolose.

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La denuncia dell’associazione

L’ennesimo scenario da incubo infatti si è presentato durante un recente sopralluogo alle Guardie Zoofile OIPA e altri volontari delle associazioni animaliste dell’Aquila, che sono stati testimoni di altri episodi di abbandono e maltrattamento, ma questa volta la denuncia è scattata immediatamente. “Mentre tutto questo accade sotto gli occhi di tutti” ha infatti affermato il coordinamento Associazioni Volontari Abruzzesi Animali e Ambiente, “il titolare dell’azienda continua a prendere nuovi cani. Da chi? Con quale autorizzazione? E soprattutto: perché, pur sapendo, nessuno impedisce tutto questo? Durante l’intervento di ieri, due cuccioli di pastore abruzzese, chiusi in un furgone, sono spariti nel nulla”.

La denuncia dell’associazione – Abruzzocityrumors.it

Dal canto suo l’azienda tira avanti per la sua strada incurante delle proteste e delle denunce, il titolare non vuole rispondere ai tanti quesiti e continua a fare ogni giorno il suo lavoro.  “Ci appelliamo all’assessore regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Parchi e Riserve Naturali, Sistema Idrico e Ambiente, Emanuele Imprudente, al comandante dei Carabinieri Forestali dell’Aquila, Giampiero Costantini, e all’assessore comunale all’Ambiente, Fabrizio Taranta. Le immagini ci sono, le segnalazioni anche. Ora bisogna agire, quella per noi non è un’azienda agricola degna di questo nome”, concludono duramente il comunicato gli ambientalisti.

Mauro Simoncelli

Romano di nascita, giornalista, scrittore, appassionato di sport e non solo. Mi piace informarmi e informare su tutto ciò che accade intorno a noi. Da sempre collaboro con giornali e tv e mi arricchisco attraverso il contatto quotidiano della radio. Oggi scelgo l’informazione quotidiana a tutto campo con passione e determinazione.