Il ripopolamento ittico dei fiumi abruzzesi parte dall’aquilano

L’Aquila. Partirà dalla provincia dell’Aquila il ripopolamento dei fiumi abruzzesi. Una misura richiesta e da più parti auspicata quella che, nelle giornate del 17, 18 e 19 ottobre, rilascerà nei corsi d’acqua della provincia circa 26mila trotelline della grandezza di 6/9 cm e di 13mila trotelle della misura di 16/18 cm.

 

Soddisfazione per gli assessori regionali Lorenzo Berardinetti e Dino Pepe, entrambi sostenitori del progetto, che affermano: “Il ripopolamento ittico era necessità di cui ci siamo fatto carico e che ora, non senza qualche difficoltà, possiamo dichiarare di aver rispettato”, affermano i due assessori, in prima linea per iniziative a difesa e tutela dell’ambiente. “Per garantire un servizio più rapido ed efficiente verranno rilasciati capi di alta qualità, allevati presso il Centro Ittiogenico regionale del Vetoio dell’Aquila che, ricordiamo, è una vera eccellenza della nostra zona”.

“Si tratta  – aggiungono – di un’iniziativa di duplice valenza: sia a favore dei pescatori della provincia aquilana, ai quali ho sempre manifestato la mia vicinanza, sia con riguardo a tematiche ambientali legate al nostro territorio. Anche quest’anno, infatti, in favore della continuità, abbiamo portato a termine gli impegni presi”.

“In ultimo è bene sottolineare anche l’alta qualità delle nostre acque selezionate per il ripopolamento, conditio sine qua non fondamentale per garantire alla trota Fario (altra peculiarità della nostra terra), un impeccabile adattamento all’ambiente. Aspetto tutt’altro che scontato, come sottolineato anche dal CISI”, hanno concluso Berardinetti e Pepe.

Il ripopolamento interesserà i seguenti fiumi: Turano (all’altezza di Carsoli); Imele – Salto, Liri (zona Cappadocia e Capistrello); Aterno (altezza Stiffe) (altezza ponte fiume Barete); Vera (altezza Paganica); Vetoio; Sangro (altezza Scontrone); Gizio Sagittario (Roccacasale); Tasso (altezza Scanno)

Interessate anche altre zone, fra le quali la frazione di Verrecchie (Cappadocia), la zona di fosso Pratolungo (altezza Tagliacozzo), i canali Fucino (altezza Trasacco), Arestina e Giovenco.

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