Fondazione Gran Sasso Tech: L’Aquila diventa città dell’innovazione e della ricerca

La Fondazione Gran Sasso Tech (GST), un organismo di ricerca senza fini di lucro nato dalla pluriennale collaborazione tra il Gran Sasso Science Institute e Thales Alenia Space (joint venture tra Thales 67% e Leonardo 33%) con l’obiettivo di stimolare ricerca, innovazione e competitività delle filiere industriali, ha presentato oggi, presso la Camera dei Deputati di Roma, i suoi primi progetti a un anno dalla sua costituzione.

 

L’evento, promosso da Paola Inverardi, Rettrice del Gran Sasso Science Institute, da Massimo Claudio Comparini, Amministratore Delegato di Thales Alenia Space Italia e da Fernando Ferroni, Presidente della Fondazione Gran Sasso Tech si è svolto alla presenza di rappresentati delle Istituzioni, della Comunità Scientifica e dell’Industria.

 

“Thales Alenia Space è una eccellenza dell’industria spaziale italiana e il GSSI è una scuola di alta formazione che ha acquisito in breve tempo una grande visibilità – ha dichiarato il Presidente Ferroni – Il Paese ha bisogno che la ricerca accademica incontri le esigenze industriali e che da questo incontro nascano modelli di cooperazione che favoriscano l’innovazione e la formazione. Gran Sasso Tech ha l’ambizione di diventare un modello di incontro tra il privato e il pubblico per rispondere al meglio a questa richiesta del Paese.”

 

“Ci troviamo in una fase straordinaria per sviluppare iniziative e progetti ad alta innovazione tecnologica in grado di attivare sinergie tra enti di ricerca, istituti di alta formazione rafforzando la competitività delle filiere industriali – ha dichiarato Massimo Claudio Comparini, Amministratore Delegato di Thales Alenia Space Italia – La fondazione Gran Sasso Tech nata grazie alla visione comune tra ricerca e industria si inserisce pienamente in questo contesto confermandosi una grande opportunità per investire nel futuro in linea con le indicazioni europee e del PNNR a beneficio del territorio e del nostro Paese”.

 

“Per il Gran Sasso Science Institute la ricerca fondamentale nello spazio è sempre stata di primaria importanza e rappresenta oggi più che mai una sfida da portare avanti. In questo contesto, la partnership creata con GST ha l’obiettivo di restituire alla comunità risultati scientifici e avanzamenti tecnologici di altissimo valore”, ha dichiarato la Rettrice del GSSI Paola Inverardi.

 

GST ha l’obiettivo di diventare un riferimento per la comunità scientifica per lo sviluppo di piccoli satelliti e per la progettazione e gestione di missioni di ricerca nello spazio. La Fondazione, infatti, è proprietaria dell’architettura di piattaforma modulare e flessibile per applicazioni di Mini/Micro Satelliti basata su telaio termo-meccanico Modulare e Multi funzione (2-MF/NIMBUS), gestita come “architettura hardware aperta” capace di incoraggiare innovazione diffusa da parte di molteplici centri di ricerca. La titolarità dell’architettura 2MF, unita all’accesso alle infrastrutture Thales Alenia Space Italia, rende la Fondazione un candidato naturale a giocare un ruolo di primo piano nel supportare

università e centri di ricerca nello sviluppo di missioni scientifiche spaziali, a costi contenuti, aumentando la possibilità di accesso alle missioni spaziali grazie a costi ridotti e rapidi tempi di sviluppo. La natura orizzontale delle tecnologie spaziali, che si prestano a essere applicate in diversi altri settori, offre alla Fondazione la possibilità di impegnarsi e specializzarsi anche in attività di ricerca e innovazione in settori contigui a quello dello spazio.

 

GST è partner dello “Space and Earth Innovation Campus” (SEIC), in corso di realizzazione a L’Aquila grazie a un finanziamento dell’Agenzia per la Coesione Territoriale nell’ambito del PNRR, con laboratori che opereranno in “digital continuity” con il sistema di fabbriche spaziali Italiane interconnesse. In quest’ottica si inserisce anche il recente contratto siglato dal consorzio guidato da Thales Alenia Space con l’ Agenzia Spaziale Italiana (ASI) per lo sviluppo della Space Factory 4.0 caratterizzata da sistemi di automazione e digitalizzazione dei processi per costruire satelliti avanzati, in particolare nel settore dei micro e piccoli satelliti che includono le famiglie Platino e Nimbus.

 

Spesso chi ha avuto modo di soggiornare a L’Aquila si trova stupito nell’incontrare tra i suoi vicoli rappresenti di tante culture diverse del mondo: si tratta di scienziati e ricercatori che sono stati accolti in una città che ha fatto, sta facendo e farà del futuro dell’innovazione tecnologica e della ricerca scientifica il proprio fiore all’occhiello e il punto cardine del rilancio della propria economia, della propria cultura e del ruolo che ambisce ad avere nella società del ventunesimo secolo.” Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, intervenendo alla presentazione della “Fondazione Gran Sasso Tech”, che si è tenuta questa mattina a Roma, presso la prestigiosa Sala della Regina di Montecitorio. Per Marsilio “attraverso un impegno che è stato messo in campo da anni, la città dell’Aquila infatti contrasta attivamente la fuga dei cervelli, attraendo invece talenti da tutto il mondo grazie agli sforzi compiuti e alla presenza consolidata di istituzioni come i laboratori di fisica nucleare del Gran Sasso, il Gran Sasso Science Institute e Telespazio, situato nella conca del Fucino”.

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