A tutti i presenti, secondo il decreto legge numero 19 del 25 marzo 2020, è stata contestata la violazione di cui all’articolo 1 comma 2 lettera A, per aver lasciato il proprio domicilio senza giustificato e valido motivo, che prevede una sanzione amministrativa da euro 300 a euro 3.000.
Al titolare del bar è stata anche contestata la violazione dello stesso decreto legge per aver di fatto somministrato alimenti all’interno del proprio esercizio commerciale nonostante ne fosse stabilita la chiusura. Per tale violazione è prevista inoltre la sanzione accessoria della sospensione dell’attività, da 5 a 30 giorni, a decorrere dalla cessazione dell’emergenza, oltre alla sanzione amministrativa da euro 400 a euro 2.000.
L’inosservanza al divieto di apertura è stata segnalata al Prefetto della Provincia di L’Aquila per i successivi provvedimenti amministrativi.