A scatenare la reazione degli internauti “animalisti” era stata l’ordinanza sindacale emessa a inizio settimana in cui si vieta ai residenti di dare da mangiare ai gatti randagi che stazionano nel centro storico, pena una multa da 25 a 250 euro.
“I gatti potranno continuare ad essere nutriti sul territorio comunale, ad eccezione delle strade del centro storico” ha precisato il sindaco, ripetendo che l’ordinanza non è stata emessa contro la presenza dei gatti in paese, ma per tutelare l’igiene del paese stesso, disseminato di escrementi lungo vie e piazze del centro storico. Uno spettacolo indecente al quale l’ordinanza vuole rimediare.
Il sindaco poi si è detto grato verso i suoi concittadini che hanno accolto il provvedimento, comprendendone le vere finalità e manifestandogli solidarietà. “Mentre sono inaccettabili e ingiustificabili i violenti attacchi, le minacce e gli insulti alla mia persona – ha precisato Chiocchio – ad oggi non è più accettabile sostenere un’ignoranza diffusa per cui su internet ciascuno può sentirsi libero di dire ciò che vuole senza curarsi delle conseguenze. Ritengo necessario agire per via legale nei confronti di codeste persone, con la volontà di destinare il ricavato di eventuali risarcimenti ad attività ed eventi di sensibilizzazione verso il mondo animale e la tutela dell’ambiente, auspicando la collaborazione delle associazioni animaliste”.