L’Aquila appena nominata capitale della cultura ed è già polemica. Parla Gassman

Grande felicità è stata espressa dai rappresentati delle istituzioni locali sulla decisione del ministro della Cultura di nominale L’Aquila come capitale della Cultura 2026.

Molta soddisfazione è stata espressa da diversi rappresentanti delle istituzioni, con l’eurodeputata di Fratelli d’Italia-Ecr Elisabetta De Blasis che si è soffermata sul fatto che questo riconoscimento premia soprattutto la resilienza e la resistenza dei cittadini “che sono rimasti con tenacia a ricostruire anche il tessuto culturale della nostra città e che caparbiamente ne hanno preservato la sua unicità”.

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L’Aquila è stata proclamata capitale della cultura 2026 – abruzzo.cityrumors.it

Altrettanta soddisfazione è stata poi condivisa da Fausta Bergamotto, sottosegretario al ministero delle Imprese e del Made in Italy, mentre Riccardo Podda, presidente di Confindustria L’Aquila Abruzzo Interno, parla di “opportunità enorme per l’intero Abruzzo, un traguardo che premia lo sforzo collettivo di una comunità e di un territorio che si concretizza in una visione territoriale e di sviluppo prospettico. L’Aquila è, oggi, più che mai modello di un rapporto sinergico tra cultura, sviluppo e innovazione a servizio del rilancio delle zone interne e dell’Appennino grazie a realtà importanti come Università, Gssi, Infn, i poli scientifici e tecnologici di eccellenza, la Casa delle tecnologie emergenti e la rete industriale e produttiva, che ne fanno centro di saperi e di ricerca continua”.

Le altre reazioni alla nomina della città come capitale della cultura

Concorde nella possibilità di valorizzare il territorio è anche Ezio Rainaldi, delegato dell’area aquilana di Confindustria, mentre l’avvocato Alfredo Chiantini, consigliere comunale di Avezzano, ha invitato il sindaco Biondi a unire, nel segno della cultura e dell’identità, il territorio dell’Abruzzo interno.

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Grande soddisfazione è stata espressa dai rappresentanti delle istituzioni – abruzzo.cityrumors.it – Fonte Turismo.Abruzzo.it

Un invito a fare di più è poi stato aggiunto da Alessandro Gasmmann, che si è detto “contento che questa possibilità importante venga data all’Aquila. La conoscevo prima del terremoto e l’ho rivista dopo negli anni. Molto ancora c’è da fare, molte promesse in questi anni non sono state mantenute” – ha dichiarato l’attore, che è stato direttore artistico del Teatro Stabile d’Abruzzo dal 2009 al 2011.

Ricordo una città bellissima, con gente generosa. Spero che questa occasione – sostiene l’attore –aiuti L’Aquila a ritrovare tutta la sua bellezza, a partire dal teatro che ancora dopo tutti questi anni è chiuso”. Per questo motivo, Gassmann auspica per la città “un futuro di rinascita vera e al mio amico e collega Giorgio Pasotti, appena riconfermato direttore artistico dello Stabile aquilano, buon lavoro”.

 

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