L’Abruzzo invasa dagli animali selvatici. Gli agricoltori sono sul piede di guerra: “Situazione fuori controllo, ora basta!”
In Abruzzo la situazione sta diventando una vera giungla, ma non quella che piace ai turisti. Cinghiali, cervi, lupi e altre bestie selvatiche si moltiplicano a vista d’occhio e gli agricoltori non ne possono più. La Cia Abruzzo, insieme a Confagricoltura, Copagri e Liberi Agricoltori, lancia l’allarme: “Così non si può andare avanti, la situazione è drammatica e fuori controllo!“. E per far sentire la loro voce, annunciano una mobilitazione regionale coi fiocchi.
Pare che il piano per tenere a bada i cinghiali sia praticamente lettera morta, l’abbattimento dei cervi è stato bloccato dal Tar, la peste suina africana avanza minacciosa e i risarcimenti per i danni, quando arrivano, sono sempre troppo tardi e troppo pochi. Insomma, un vero disastro per chi lavora la terra.
Nicola Sichetti, presidente di Cia Abruzzo, è furioso: “Non è solo il reddito degli agricoltori – ha spiegato a Il Pescara – a essere sotto attacco, ma la tenuta stessa del nostro territorio. Dove manca la gestione, l’ambiente si degrada. Dove viene meno l’agricoltura, si perde presidio, biodiversità e sicurezza alimentare. Siamo stanchi di subire. Siamo pronti a far sentire la nostra voce e a chiedere conto a chi ha responsabilità politiche e istituzionali. Non ci fermeremo finché non saranno adottate misure concrete ed efficaci“.
Animali selvatici, la protesta degli agricoltori
E per dimostrare che non scherzano, le associazioni di categoria hanno annunciato una bella campagna di mobilitazione con tanto di raccolta firme che toccherà tutta la regione. In programma ci sono incontri pubblici, presidi e confronti con cittadini e amministratori. L’obiettivo è quello di far capire che gli agricoltori non sono il problema, ma le prime vittime di un sistema che non funziona più.
Il momento clou della protesta sarà una grande manifestazione regionale lunedì 13 maggio 2025 all’Aquila, davanti alla sede del consiglio regionale. Si comincerà alle 10 del mattino. Un’iniziativa aperta a tutti: agricoltori, cittadini e famiglie, per chiedere con forza ascolto e serietà alle istituzioni. Una volta terminata, una delegazione dei rappresentanti delle associazioni agricole incontrerà le autorità regionali per presentare un documento con proposte concrete.
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E non finisce qui. Martedì 14 maggio, in occasione dell’udienza del Tar dell’Aquila sulla questione dell’abbattimento dei cervi, una delegazione sarà presente anche fuori dal tribunale. La Cia Abruzzo e le altre organizzazioni sono chiare: questa è solo la prima tappa. La lunga battaglia continuerà finché non verranno adottate misure serie, coordinate ed efficaci per ristabilire un equilibrio tra agricoltura, fauna selvatica e tutela del territorio. Gli agricoltori abruzzesi sono pronti a dare battaglia per difendere il loro lavoro e il futuro delle loro terre.
