Avezzano. Centoventi, tra medici di base, pediatri e medici di continuità assistenziale della Marsica, a lezione di Ebola: l’ospedale di Avezzano, per un giorno, diventa ‘una scuola’ di formazione. Oggi, infatti, venerdì 19 dicembre, la vasta platea dei medici del territorio, convocata nella sala riunioni dell’ospedale, seguirà l’intervento ‘didattico’ a 360 gradi, tenuto dal dr. Maurizio Paoloni (direttore malattie infettive) e dalla dottoressa Lora Cipollone (direzione sanitaria di presidio) sul virus di matrice africana.
Seduta full immersion: si comincia alle ore 15.00 e si finisce alle ore 20.00. Nessun allarme o caso sospetto in ospedale, sia chiaro, ma solo informazione e formazione ai medici del territorio che operano su un vasto comprensorio come la Marsica che conta 120.000 abitanti. L’iniziativa, sostenuta dal dottor Giuliano Mancinella, responsabile della formazione dei medici di base e dei pediatri di libera scelta, rientra nel più ampio progetto della direzione della Asl 1 sulla strategia di formazione anti-ebola. Con la giornata formativa non stop di oggi si chiude il ciclo di formazione su Ebola avviato all’ospedale di Avezzano. Infatti, nei mesi scorsi era scattata un’intensa mobilitazione per istruire il personale ospedaliero e, al contempo, per predisporre le opportune misure logistiche in ospedale.
Nel reparto malattie infettive, in particolare, sono state allestite due stanze ad alto isolamento per gestire non solo eventuali sospetti casi Ebola ma anche altre malattie da contagio. Inoltre, è stata acquisita la segnaletica multilingua, che verrà installata nei prossimi giorni, per indicare il percorso da seguire, all’interno dell’ospedale, da parte di soggetti che, in presenza di determinati criteri clinici ed epidemiologici, devono sottoporsi ad accertamenti. La segnaletica serve a dare indicazioni sul percorso che il cittadino dovrà seguire in ospedale per accedere, in prima battuta, al locale per l’isolamento, ubicato in Pronto Soccorso; dopodiché, in base alla valutazione clinica ed al rischio di contagio, il paziente verrà trasferito, con percorso interno o esterno a seconda dei casi, al reparto di Malattie Infettive.
Nel mese scorso, intanto, per la specifica formazione del personale ospedaliero (diverso quindi da medici di base e pediatri), sono state compiute esercitazioni pratiche – sempre da parte di malattie infettive e direzione sanitaria ospedaliera – riguardanti il corretto utilizzo dei dispositivi individuali di protezione (vestizione e vestizione) da parte di medici e infermieri, chiamati a gestire eventuali allarmi-Ebola. Alla svestizione è stata dedicata particolare attenzione poiché i contagi degli operatori sanitari (in Europa e in altre parti del mondo) sono stati causati da errori commessi dagli stessi durante la rimozione delle protezioni indossate.