Avezzano. L’80% dei lavoratori agricoli nel Fucino, su un campione di 54 aziende esaminate, è affetto da malattie muscolo-scheletriche (soprattutto ernia lombare). Un dato molto alto, ricavato dallo studio – avviato un anno e mezzo dalla Asl – sulla base delle informazioni che aziende e singoli coltivatori hanno dato agli operatori della Asl durante incontri nei luoghi di lavoro.
Ne viene fuori un’istantanea piuttosto preoccupante da cui il Servizio prevenzione e sicurezza dei luoghi di lavoro Asl 1, diretto dal dottor Domenico Pompei, autore dello studio sulle malattie professionali nel Fucino, trarrà le conclusioni per adottare le contromisure correttive e avviare, come previsto nel progetto, controlli in ambulatorio sui lavoratori, attivando anche uno sportello informativo e assistenziale.
L’indagine della Asl ha uno scopo esclusivamente conoscitivo delle patologie di chi lavora nei campi, al di fuori quindi dell’attività di vigilanza e dell’applicazione delle sanzioni. Nel Fucino, dalla primavera dello scorso anno a oggi, sono state esaminate 54 aziende agricole su un totale di 158 ditte individuate: molte ditte e lavoratori, infatti, non hanno raccolto l’invito dell’azienda sanitaria e proprio per questo nei prossimi mesi l’opera di sensibilizzazione della Asl sarà più incisiva.
Nelle 54 aziende ‘consultate’ sono stati ascoltati 377 lavoratori. Di questo campione, 200 sono italiani mentre la componente extracomunitaria largamente prevalente è del Marocco (117), seguita, a notevole distanza, da Macedonia (15) e Romania (12). Le aziende visitate dagli operatori del servizio Asl hanno riguardato Luco dei marsi (18), Avezzano (10), S. Benedetto Marsi (7), Celano, Ortucchio, Pescina, Collarmele, Gioia dei Marsi, Cerchio, Trasacco, Aielli.
Oltre all’ernia lombare vanno segnalate, sia pure in misura inferiore, casi di artrosi alle spalle (11), abbassamento dell’udito (11) e dermatiti (11). Una ‘classifica’ delle patologie, riferite alla Asl dagli stessi lavoratori durante le interviste, le cui dichiarazioni sono state riportate in questionari multilingue per essere successivamente analizzate dalla Asl. Il monitoraggio dell’azienda sanitaria, nato esclusivamente per conoscere malattie ed entità e per impostare poi azioni di prevenzione e correzione, ha fatto emergere però un’ ampia serie di irregolarità sul piano delle prescrizioni di legge.
Su 43 aziende incontrate, infatti, 12 erano prive di un registro infortunio e del documento di valutazione dei rischi (fondamentale strumento per la prevenzione sui luoghi di lavoro). Inoltre, in 11 aziende su 43 era assente il medico competente (che si occupa di verificare lo stato di salute dei lavoratori dell’azienda)e, infine, il 37% delle ditte agricole prese in esame non ha sottoposto i propri lavoratori ad alcun corso di formazione professionale. Per questo, oltre a rilevare le patologie, il team di operatori Asl ha dato tutte le informazioni necessarie a titolari di ditte o singoli contadini per adeguarsi alla normativa, illustrando i rischi sulla sicurezza e le conseguenze normative.
Il medesimo progetto, già avviato nel Fucino e da completare nel prossimo anno, verrà ora ‘calato’ nella Valle Peligna a partire da gennaio 2015. Tempi e linee operative sono stati al centro della riunione, tenutasi questa mattina nella sede Asl di via XX settembre, tra il servizio prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro Asl e le associazioni di categoria che faranno da intermediarie tra l’azienda sanitaria e il mondo agricolo. Presenti, per le sigle dei lavoratori, Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copagri.
Intanto, come preparazione dello studio da compiere anche nella Valle Peligna, nel settembre scorso il servizio Asl ha avviato le procedure per ‘mappare’ il territorio, individuare i Comuni e le aziende presenti sul comprensorio. Ora, completata questa operazione preliminare, gli addetti potranno mettersi al lavoro nel comprensorio di Sulmona e hinterland, adottando le collaudate modalità operative seguite finora nel Fucino: incontri e interviste in azienda, raccolte informazioni, analisi delle stesse.
Sono 29 le aziende della Valle Peligna che entraranno nella ‘sfera di esame’ della Asl, e sono ricomprese in 11 Comuni: Sulmona, Bugnara, Corfinio, Introdacqua, Pacentro, Pettorano sul Gizio, Pratola Peligna, Prezza, Raiano, Raccacasale e Vittorito.