Conferenza di Servizi sulla Centrale di Sulmona: WWF lancia appello alla Regione

Sulmona. “Siamo a pochi giorni dalla conferenza di servizi presso il Ministero dello Sviluppo Economico sulla centrale di compressione e spinta, prevista a Sulmona, con tre turbocompressori della potenza complessiva di 33 Mw (99 Mw di potenza termica): un vero e proprio ecomostro che occuperà una superficie di circa 12 ettari. Nonostante la forte opposizione a livello locale, ribadita anche recentemente dalla Regione, la Snam Rete Gas ed il Governo nazionale sono intenzionati ad andare avanti”.
L’opera fa parte di un gasdotto che percorrerà l’Appennino centrale, interessando altre 9 regioni oltre l’Abruzzo. 687 km da Brindisi a Minerbio (BO) lungo territori di grandissimo valore naturalistico.
Per il WWF l’opera avrà “un impatto enorme su ambienti e zone archeologiche che si accompagna ad un elevato rischio sismico dato che l’opera complessiva, come la stessa centrale di Sulmona, intercetta numerose faglie nei territori di Abruzzo ed Umbria già interessati dai terremoti del 2009 e del 1997”.

“Come sempre quello che colpisce maggiormente è che si progettino opere di questo tipo senza tenere conto del territorio su cui si interviene né della volontà dei cittadini”, dichiara Luciano Di Tizio, delegato WWF Abruzzo. “Come è possibile arrivare a pianificare opere che vedono la totale opposizione delle popolazioni locali, degli Enti comunali e del Governo regionale interessato? In Italia ormai è in atto una politica che tende a superare qualsiasi confronto con il territorio, semplicemente imponendo le scelte fatte il più delle volte neppure dal governo nazionale, ma dal proponente delle opere stesse. L’opera in questione attraversa decine di aree naturali protette, siti di interesse comunitario e zone di protezione speciale istituite perché ospitano habitat e specie protette dall’Italia e dall’Unione Europea. Come può essere compatibile tutto questo? È evidente che si progetta senza alcun rispetto dei luoghi come se costruire concretamente un gasdotto equivalga a tracciare una riga su una cartina”.

Il WWF auspica che la Regione sappia mantenere una posizione ferma nei confronti della Snam Rete Gas e del Governo nazionale nella prossima conferenza di servizi, difendendo le ragioni del territorio e di chi lo vive.

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