Castel di Sangro, perde il bimbo mentre raggiunge l’ospedale di Isernia: dolore ma anche polemiche

Castel di Sangro. La gioia di avere un figlio, doveva essere il momento più bello per una giovane coppia dell’Alto Castel di Sangro e invece si è trasformata in tragedia, poichè lunedi notte una giovane donna ha perso il suo bambino ancora in grembo.

A.O. era ormai all’ottavo mese di gravidanza, ma per fatalità il bimbo ha deciso di venire alla luce con un certo anticipo  rispetto alla data prevista. La donna alle prime avvisaglie, insieme ai suoi cari, si è così messa in viaggio verso il reparto di neonatologia di Isernia, atteso a Castel di Sangro ormai da anni non esiste più nè il punto nascite ne il reaprto di ginecologia. Quaranta chilometri di strada per raggiungere l’Ospedale di Isernia dove il bambino è morto e la donna versa in gravi condizioni. Stando a quanto riferito dalle persone vicine alla donna la gestazione è stata abbastanza tranquilla e nulla faceva presagire un epilogo così drammatico.

A quanto sembra il distacco improvviso della placenta, ha messo in pericolo il bimbo e la mamma, e quando i medici sono intervenuti con il parto cesareo, il feto era già morto. Il dolore e lo sgomento per quanto accaduto hanno colpito l’intera comunità dell’alto sangro, dove è riemersa la polemica relativa alla chiusura di alcuni reparti nell’Ospedale locale, come appunto ginecologia e il punto nascite e dove è presente solo un ambulatorio per consulenze e prestazioni ginecologiche che espleta attività solo in ore diurne. Pertanto , come accaduto lunedì notte, per molte famiglie del territorio è necessario recarsi a Isernia o Sulmona. Sulla vicenda è intervenuto il Sindaco Umberto Murolo, che innanzitutto ha espresso dolore per quanto accaduto e vicinanza alla sfortunata famiglia a nome di tutta la comunità e,   pur non conoscendo la vicenda nei minimi particolari, ha dichiarato che i servizi di prevenzione vadano potenziati e migliorati.

 

Lo stesso primo cittadino ha precisato che il punto nascite deve garantire la vita a mamma e nascituro e che a causa dei tagli che hanno riguardato la sanità, Ospedale di Castel di Sangro incluso, tale diritto per il territorio dell’Alto Sangro ,  viene assicurato dall’Ospedale di Isernia e quello di Sulmona, e che anche quest’ultimo (Sulmona) è a rischio di chiusura. Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere di minoranza Diego Carnevale, il quale sostiene che sicuramente non è possibile avere sul posto reparti di massima specializzazione in ogni settore, ma che almeno dovrebbero essere garantiti i servizi di urgenza ed emergenza utili a garantire e tutelare la vita dei pazienti. Attualmente, ha poi aggiunto Carnevale,   l’Ospedale di Castel di Sangro, non è in grado di garantire interventi utili in situazioni di emergenza come quella dell’altra notte. Intanto la giovane donna è ancora ricoverata in condizioni stazionarie all’Ospedale di Isernia. L’inverno è alle porte e con le immaginabili condizioni climatiche avverse e le precipitazioni nevose in arrivo, per la cittadinanza dell’Alto Sangro sarà sicuramente più difficile  raggiungere Ospedali di altre città, anche se poco lontane. Il risultato inevitabile sarà,  più difficoltà e meno efficienza e  garanzia dei diritti del paziente.

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