L’Aquila. Musica nel centro diurno per malati mentali per cambiare lo ‘spartito’ della terapia. È la nuova iniziativa della Asl aquilana, che introduce una ‘nota’ diversa nel copione delle cure per i pazienti con problemi mentali. Al farmaco si aggiungono, come terapia complementare, il suono e gli strumenti, come nuovo ‘linguaggio’ per toccare l’animo dei pazienti e stimolarne la sfera dei sentimenti e delle emozioni.
Protagonista dell’innovativo trattamento il dipartimento di salute mentale diretto dal dottor Vittorio Sconci, che ha avviato una nuova esperienza per i 25 ospiti che frequentano ogni giorno la struttura del centro diurno psichiatrico in località Lilletta di Bagno.
Al Centro di Bagno si partirà dunque dall’idea e dal concetto di strumento, che verrà ‘creato’ e assemblato materialmente dalle mani dei pazienti con materiale di riciclo come barattoli, palloncini, vasi ecc.. 25 incontri, fino al prossimo aprile (uno a settimana), tenuti dalla musicoterapeuta Grazia Pezzopane, che gradualmente porteranno i pazienti a familiarizzare con gli strumenti che saranno i più semplici possibili: pifferi, chitarra, tamburi e altri.
Il fine è quello di introdurre un ‘linguaggio’ alternativo, creare rapporti più proficui tra i malati psichici e coinvolgerli in un’esperienza nuova e stimolante. Dopo i primi incontri i malati psichici – con età tra i 30 e i 50 anni – cominceranno a maneggiare gli strumenti, a familiarizzare coi suoni e a condividere emozioni.