Paolucci visita l’ospedale di Avezzano: servono 80milioni di euro per una nuova struttura

Paolucci e Silveri durante la visitaAvezzano. Nuovo ospedale Avezzano: servono 80 milioni, da attingere all’interno della prossima legge finanziaria dello Stato, per attuare un progetto pronto da tempo negli archivi della Regione. L’assessore regionale alla sanità, Silvio Paolucci, questa mattina ha visitato il presidio avezzanese, accompagnato dal Manager Asl, Giancarlo Silveri, dal direttore sanitario aziendale Teresa Colizza, alla presenza del sindaco Giovanni Di Pangrazio e di direttori di alcuni reparti.

Alla fine del sopralluogo, in un clima di grande cordialità e collaborazione con i vertici della Asl, Paolucci ha detto: “Ho trovato un ospedale tra luci e ombre, vi sono eccellenze, tra cui Endoscopia, e reparti meno adeguati. Ma il nodo centrale è costituito dalle vistose carenze strutturali che non consentono al presidio di essere all’altezza per lo svolgimento del lavoro. Carenze di struttura, del resto, che ho potuto constatare in metà di altri presidi abruzzesi che ho visitato”.
Nel suo mini- tour, all’interno del presidio, Paolucci ha visitato Pronto soccorso, ortopedia, endoscopia, radiologia interventistica.

“Lavoriamo per rifare ex novo l’ospedale – ha dichiarato l’assessore – così come altri presidi della regione, nell’ottica del rifacimento dell’intera Rete ospedaliera abruzzese. Posso garantire, però, che i posti letto ad Avezzano (e altrove) non saranno tagliati, neppure uno; si tratta, semmai, di riconvertirli in modo diverso, spostando l’attività dall’ospedale al Territorio che va potenziato e reso più efficiente, portando i servizi vicino al luogo dove abita il cittadino. Insieme a questo, la riscrittura della rete Emergenza-Urgenza. E’questa la grande scommessa: meno ospedale, più strutture sul comprensorio”.

Nodo cruciale, i fondi per fare investimenti e varare questo nuovo modello sanitario. “Si tratta – ha detto – di ‘saldare’ la nuova programmazione sanitaria che porteremo a termine a novembre, chiamiamolo pure impropriamente piano sanitario, con le risorse da individuare nella prossima Legge finanziaria. Un percorso, quello che abbiamo delineato, che entro l’anno prevede l’uscita dal Commissariamento. Accorpamenti Asl e Manager? Solo al termine di questi passaggi cominceremo a ragionarne. Non avrebbe senso farlo adesso”.

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