Conclusi i lavori della palestra dell’Ispsiasar dell’Aquila

palestra laquilaL’Aquila. Si sono conclusi i lavori del primo lotto della palestra dell’Ispsiasar “Leonardo Da Vinci” dell’Aquila che ha riguardato la demolizione dell’edificio esistente e la realizzazione delle nuove strutture.

A darne notizia il presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo e l’Assessore all’Edilizia scolastica, Domenico Palumbo.

“Grazie agli interventi effettuati – si legge in una nota – l’Amministrazione provinciale restituirà una palestra nuova e adeguata alle esigenze degli studenti che, da troppo tempo, attendevano un luogo consono alle loro attività didattiche. Con i 600mila euro derivati dalla donazione della Fondazione San Paolo, abbiamo realizzato un nuovo edificio che ha ricalcato la sagoma di quello preesistente, senza stravolgere superfici e volumi. I lavori hanno avuto un iter piuttosto complesso che ha comportato la redazione di due diverse varianti la struttura portante è stata realizzata in cemento armato tradizionale con solai di piano in elementi prefabbricati. La copertura è in struttura principale lignea a vista e struttura secondaria in pannelli tipo sandwich”.

Siamo parzialmente soddisfatti – continuano i due amministratori – perché non è finita qui. È pronta, infatti, la gara per l’assegnazione dei lavori per il secondo lotto che impiegherà altri 600mila euro euro, finanziati con fondi propri della Provincia dell’Aquila (ricordo, a tal proposito, che ad oggi, nonostante la buona volontà di Paolo Aielli, il sindaco Cialente blocca l’assegnazione di fondi per le scuole superiori della città dell’Aquila) ed andrà a completare l’intervento con la realizzazione delle necessarie opere murarie, finiture e componenti impiantistiche, comprese le operazioni sul corpo di collegamento tra la nuova palestra ed il resto del complesso scolastico. In sei mesi contiamo di concludere definitivamente i lavori e riconsegnare la palestra alla scuola, evitando il disagio del trasferimento degli studenti in altre strutture”.

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