A essere premiata ancora una volta l’esecuzione di analisi immunogenetiche necessarie per trapianti di organi solidi (reni, fegato ecc.), cellule staminali e verifiche su predisposizione a malattie autoimmunitarie.
La ‘firma’ d’autore, ‘apposta’ nei giorni scorsi dalla Crowe, direttrice del programma di accreditamento dell’American Society of Histocompatibility and Immunogenetics, consolida il prestigio del Centro aquilano che da anni – spiega meglio una nota – ha varcato non solo i confini regionali, ma ‘esportato’ la sofisticata qualità delle proprie analisi in tutto il mondo (ultimo in ordine di tempo Israele).
La minuziosa ispezione, condotta nei giorni scorsi dagli alti emissari dell’American Society of Histocompatibility and Immunogenetics, ha riguardato l’applicazione delle normative generali rispetto alla “best practice” ma anche e soprattutto le procedure specifiche dell’esecuzione delle analisi, le modalità e i tempi di refertazione, oltre alla competenza del personale che effettua e valida i test.
La tipizzazione tissutale è una procedura di laboratorio che serve a verificare se l’organo o il tessuto prelevato da un certo donatore sia compatibile, da un punto di vista immunologico, e possa quindi essere trapiantato, nel soggetto che ne ha bisogno.
Ogni individuo, infatti, ha tessuti con caratteristiche genetiche uniche e occorre quindi un alto grado di compatibilità tra chi dona e chi riceve. L’accreditamento americano certifica che la qualità delle analisi effettuate dal Centro Regionale di Immunoematologia e Tipizzazione Tissutale siano valide in ogni parte del mondo. Tra l’altro, nel corso dell’ispezione nei primi giorni di giugno, è stata validata una nuova tecnologia, recentemente acquisita dalla tipizzazione tissutale, che permette di migliorare la specificità e sensibilità delle analisi atte a valutare la reazione immunitaria diretta contro l’organo e/o le cellule staminali trapiantate.