Movida violenta a Sulmona: 7 giovani denunciati e due indagati

polizia 2Sulmona. Identificati e denunciati sette protagonisti delle tre aggressioni che si sono verificate lo scorso mese di aprile in altrettanti locali della città. Nei confronti di quattro, le ipotesi di reato contestate dalla squadra anticrimine del commissariato di Sulmona sono lesioni gravi e minacce, mentre per gli altri l’ipotesi é il favoreggiamento.

Restano al vaglio degli investigatori le posizioni di altri due giovani, che con il loro comportamento avrebbero favorito le aggressioni e protetto i protagonisti. Tutti gli episodi sarebbero avvenuti per futili motivi. Secondo Maurilio Grasso, dirigente della squadra mobile dell’Aquila, si tratterebbe di un fenomeno in forte crescita, soprattutto tra i giovanissimi, dovuto al consumo di alcol e di droghe.

Nel primo episodio tre giovanihanno aggredito per futili motivi un 20enne dell’Alto Sangro, procurandogli ferite al volto e sul corpo, suturate con diversi punti e guaribili in 25 giorni. I tre sono stati denunciati per lesioni in concorso: L.B. di 24 anni e M.B. di 26 (i soliti fratelli coinvolti nei principali fatti di cronaca degli ultimi anni, per i quali è stato rinnovato l’avviso orale aggravato del questore) e G.S. di 22; il primo è stato denunciato anche per minacce gravi per aver intimorito la vittima con la frase: “caccio il piombo e te lo faccio assaggiare”. L’aggressione è avvenuta fuori dal pub di piazza Capograssi ed è poi proseguita nella villetta vicina. Nella vicenda risultano coinvolti anche altri tre ragazzi per non aver tentato di depistare le indagini, che sono stati denunciati per favoreggiamento (D.P. di 24 anni, G.E. di 18 e F.P. di 23); anche le posizioni di altri tre giovani sono al vaglio degli inquirenti per lo stesso reato. 
La mancanza del sistema di registrazione delle telecamere del locale e l’unico frammento registrato su quella della piazza, poi, hanno imposto una complessa attività di indagine, complicata dal tentativo di depistaggio e dall’omertà mostrata dagli avventori del locale.
In nessuno dei tre casi, infatti, è stata chiamata la polizia, che è stata allertata solo in un secondo momento dal pronto soccorso, dove erano arrivati i primi aggrediti delle risse avvenute tutte dopo la mezzanotte. 

La stessa sera un’altra aggressione è avvenuta all’interno del Soul Kitchen, la più violenta, dove due ragazzi originari dell’Alto Sangro di 37 e 42 anni sono stati brutalmente aggrediti da A.D.C. di 21 anni. Anche in questo caso nessuno è intervenuto. Le due vittime hanno rimediato una frattura del setto nasale e un trauma cranico (guaribili in 10 giorni) in un caso e la frattura del malleolo e ferite varie nell’altro con una prognosi di 30 giorni nell’altro. L’aggressore, incensurato e con una famiglia tranquilla alle spalle, il giorno dopo è andato in commissariato per assumersi le sue responsabilità. È stato denunciato per lesioni gravi.

Tutti identificati, invece, i responsabili e le vittime di un’altra violenta lite avvenuta il 18 aprile all’interno del bar Il Bolognino, davanti l’Annunziata. Qui i protagonisti, un giovane sulmonese pregiudicato e tre rom residenti in città, non hanno né sporto denuncia, né si sono fatti refertare dal pronto soccorso. 

 

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