Sulmona. “Se avessi guidato io non sarebbe accaduto nulla. La colpa è solo la mia, è solo la mia”.
È la disperazione del papà del rugbista adolescente Salvatore Di Padova, morto ieri in un incidente stradale sulla statale 17 di ritorno da un torneo. Lo rivela Mario Sessa, genitore di uno dei giovani che giocano in prima squadra, molto vicino quindi alla società di rugby del Sulmona.
“È distrutto dal dolore e non si dà pace per aver rinunciato, all’ultimo momento, di guidare il pulmino dei ragazzi, come faceva sempre nelle trasferte. Ieri – racconta ancora Mario Sessa – il papà di Salvatore aveva male a un ginocchio e non si è sentito di mettersi alla guida, lasciando il volante al giovane rugbista che è ora in condizioni gravissime. Aveva preferito salire sull’altro pulmino e mettersi al fianco del presidente Giovanni Forcucci che era alla guida”.
Secondo fonti vicine alla famiglia del ragazzo morto, questa casualità avrebbe prostrato ancora di più la mamma, da ieri chiusa in un silenzio pieno di dolore.
“La società di rugby è come una famiglia – prosegue Sessa – e la morte di Salvatore è una tragedia dalla quale non so se e quando riusciremo a riprenderci”.
Addolorato anche il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato. Proprio nel suo Comune, nella stazione sciistica di Pizzalto, ieri mattina si era svolto il minitorneo dimostrativo di rugby su neve. Il primo cittadino pensa alla famiglia del ragazzo, che a Roccaraso frequentava la prima classe dell’Istituto Alberghiero, e a come ricordarlo: “Forse con un torneo in sua memoria”.
Nel frattempo sono ancora incerte le cause dell’uscita di strada del pullmino su cui viaggiava parte della squadra giovanile di rugby di Sulmona. Tre le ipotesi delle forze dell’ordine: un colpo di vento che abbia fatto perdere al guidatore il controllo del mezzo, l’attraversamento di un animale selvatico, un problema meccanico al mezzo.
La Procura della Repubblica di Sulmona conferirà gli incarichi per una perizia meccanica sul mezzo e l’autopsia della giovane vittima. Il conducente, Marco Liberatore, 28enne compagano di squadra di Salvatore Di Padova è ricoverato nel reparto rianimazione dell’ospedale dell’Aquila in coma farmacologico.
Prognosi riservata anche per altri due rugbisti 16enni ricoverati anche loro in rianimazione ma nel nosocomio di Sulmona: Alessadro R. e Matteo M. Il primo è già stato sottoposto ad operazione e nei prossimi giorni i medici dovranno decidere se intervenire ancora chirurgicamente. Il terzo adolescente (A.A. 16 anni) ricoverato a Sulmona è fuori pericolo. Traumi minori per i tre giovani atleti, Alessandro F., Lorenzo U. e Alessandro C., tutti tra i 15 e i 16 anni, nell’ospedale di Castel di Sangro.