Lo ha stabilito il gip del Tribunale di Avezzano Andrea Saviano, che non ha convalidato i fermi per entrambi che effettuò la polizia in quanto, al momento degli arresti, sarebbe trascorsa la flagranza di reato. Lo stesso giudice, tuttavia, ha disposto la custodia cautelare in carcere per Angelo Ferreri per il quale rimane in piedi l’ipotesi di omicidio volontario. Alla guida dell’auto ci sarebbe stato lui. I fratelli si sono difesi, sin dall’inizio, asserendo che si fosse trattato di un incidente e che poi sarebbero fuggiti per paura. Con la vittima dell’investimento, inoltre, non avrebbero mai avuto nulla a che fare.
Dunque, come ha sostenuto la difesa degli indagati, alla base dell’investimento non ci sarebbe stato alcun regolamento di conti legato a motivi di denaro o droga. Antonello e Angelo Ferreri sono difesi dagli avvocati Leonardo Casciere e Roberto Verdecchia.