Roma.Sono due liceali compagne di classe le due ragazze fatte prostituire a Roma da un gruppo di cinque persone che sono state arrestate dai carabinieri, secondo quanto si apprende.
Le giovani venivano pagate fino a 300 euro per le loro prestazioni sessuali. Le minori di mattina andavano a scuola e il pomeriggio si prostituivano, utilizzando i loro guadagni anche per acquistare droga per uso personale.La quindicenne è figlia di professionisti e da qualche tempo era andata via da casa e viveva da sola. Sua madre ha contattato i carabinieri e ha raccontato il comportamento strano della figlia.La madre della 14enne, invece, arrestata perché intascava una parte dei compensi per le prestazioni sessuali della figlia, lavorava come barista. Le due ragazze, che frequentano un liceo romano, erano state adescate nel maggio scorso sul social network ‘Bakeca Incontri’. Gli incontri tra le ragazzine ed i loro clienti avvenivano in un appartamento nel quartiere dei Parioli sequestrato dai carabinieri.Tra le persone arrestate c’è anche l’abruzzese, Nunzio Pizzacalla, 34 anni, caporal maggiore dell’esercito, originario di Scanno.