Sulmona. Mancano i poliziotti e i detenuti dovranno fare a meno del loro corso di agraria. Accade nel carcere di Sulmona, dove l’insufficienza di poliziotti penitenziari, per il mantenimento dell’ordine e la salvaguardia della sicurezza, ha spinto la direzione ad annullare le lezioni tenute dai docenti dell’istituto ‘Serpieri’.
“Che le condizioni riferibili all’organico di polizia penitenziaria presso l’istituto di via Lamaccio denotassero carattere di estrema deficienza lo abbiamo raccontato infinite volte” commenta il vice segretario regionale della Uil penitenziari, Mauro Nardella “ma arrivare a denunciare la sospensione di attività come quelle inerenti l’istruzione non l’avremmo mai pensato e voluto evidenziare. Eppure oggi, nel carcere di Sulmona, quanto non auspicabile e’ successo. La notizia arrivata all’istituto scolastico, da una telefonata giunta dal penitenziario, ha suscitato grande stupore tra i responsabili dell’istituzione scolastica, tant’è che si era pensato ad uno scherzo. Per fugare ogni dubbio gli stessi responsabili dell’Istituto hanno provveduto a richiamare il carcere per avere conferma. Cosa che puntualmente è avvenuta. Al di là della gravità della situazione creatasi circa la sospensione dalle lezioni, resta l’aspetto grave della situazione carceraria la quale non è stata mai colta con favore dai dirigenti dell’Amministrazione penitenziaria i quali nulla hanno fatto per porvi rimedio. Delle 310 unità di polizia penitenziaria operanti nel 2010 ed in un contesto di sicurezza sicuramente meno esigente, si è passati alle 246 attualmente in servizio per una pianta organica che il Provveditorato di Pescara, all’inizio del 2013, aveva portato a 271 unità al posto delle 328 del D.M. del 2001. Cosa ancor più grave potrebbe accadere nei prossimi giorni quando, in occasione dell’incontro che le organizzazioni sindacali di categoria terranno con il provveditore regionale, si dovrà discutere di un ulteriore taglio di personale di circa 100 unità che il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ha voluto effettuare sull’intero organico abruzzese e che potrebbe ancor di più far assottigliare l’organico di Sulmona. All’appuntamento del 24 ottobre la Uil Penitenziari si presenterà con ‘il dente avvelenato‘ pronto ad ‘azzannare‘ chiunque vorrà rendere ancor più drammatica una situazione divenuta insostenibile”.