Nasce il marchio ‘L’Aquila Made In’: i prodotti abruzzesi sbarcano in America

cibo_abruzzoL’Aquila. I prodotti agroalimentari abruzzesi sbarcano in America.

 

Circa 20 le aziende, aderenti al marchio “L’Aquila Made In”, che distribuiranno i loro prodotti sul mercato statunitense, grazie alla società “Cortellessa e Telli”, promotrice di una catena di punti vendita solidali in America.

 

L’accordo con la “Cortellessa e Telli” è stato sottoscritto il 12 gennaio scorso, a Cassino. L’iniziativa, che si presenta come una vetrina di eccezione per le imprese alimentari aquilane e per il rilancio della città colpita dal sisma del 2009, è stata presentata questa mattina nella sede di Confindustria L’Aquila.

“L’associazione L’Aquila Made In – dichiara il presidente, Lorenzo Di Marzio – è sorta nel 2011 allo scopo di favorire la ripresa economia del territorio nella fase post-sisma, creando un marchio collettivo che potesse identificare i prodotti tipici locali e favorirne la promozione e la diffusione sui mercati internazionali. L’accordo con la società newyorkese è frutto di mesi e mesi di lavoro e incontri con i produttori e gli importatori americani e asiatici”.

 

“Cortellessa e Telli” ha già immesso sul mercato i primi test di prova, attivando i propri canali di importazione in Taiwan e in Usa, destinati a creare una forma innovativa di commercializzazione a sostegno del no-profit. “I prodotti, contraddistinti dal marchio “Made In”, che identifica il territorio abruzzese e in particolare aquilano – evidenzia Di Marzio – vanno dai vini e gli olii locali, miele, tartufo, zafferano, dolci, pasta e marmellate. Tutti destinati ad avere spazi riservati nelle grandi catene di supermercati, nei ristoranti, nei musei e nei club degli Stati Uniti”.

 

Una piccola parte dei proventi della vendita sul mercato americano andrà all’associazione “L’Aquila Made In”, che provvederà a reinvestirli a favore delle micro e piccole imprese del territorio, che necessitano di un sostegno concreto in un momento di estrema difficoltà per l’economia locale. La prospettiva è quella di ottenere sempre un maggior numero di adesioni di aziende agroalimentari che vogliono esportare il loro marchio e le produzioni all’estero, aprendo le porte al mercato americano.

 

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