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L’Aquila, ‘Il Tricolore va onorato’: circolare del Prefetto ai Comuni e agli uffici pubblici della provincia

L’Aquila. La bandiera Italiana va onorata, rispettata e non può finire a brandelli. E’ questo il senso, condiviso da tutti, della circolare che il Prefetto Francesco Alecci ha inviato a tutti i primi cittadini dei 108 Comuni e a tutti i Dirigenti degli Uffici Statali della Provincia.

Circolare dove si chiede massima attenzione verso il tricolore. “La presidenza del Consiglio dei Ministri, Ufficio del Cerimoniale di Stato e per le Onoreficienze, in relazione a recenti articoli di stampa che hanno posto in evidenza lo stato di estremo degrado di alcune bandiere nazionali esposte presso edifici di amministrazioni pubbliche” scrive il Prefetto Alecci nella sua nota “ha rilevato la necessità di richiamare l’attenzione che deve essere prestata al massimo decoro verso uno dei simboli dello Stato democratico e repubblicano. Anzi è gradito per la particolare attenzione riservata alla problematica segnalata un cortese cenno di riscontro, con cadenza semestrale, circa il puntuale rispetto dei requisiti di decoro”. Oltre che sul Corriere della Sera, che riferiva di episodi avvenuti fuori dalla nostra regione relativi al pessimo stato di conservazione del tricolore su edifici pubblici, anche i quotidiani locali, nel mese di giugno, a seguito di una segnalazione di diversi cittadini, avevano pubblicato un articolo, che riferiva quanto accaduto ad Ateleta, dove alcune bandiere erano rimaste esposte per 26 mesi, in totale stato di abbandono, ridotte a stracci. La singolare vicenda ha avuto inizio nel febbraio del 2011, quando centinaia di sgargianti bandiere furono fatte esporre dal Comune in occasione del bicentenario della fondazione del paese. Nel maggio del 2012, dopo un anno e mezzo e dopo una serie di lamentele, il Comune fece rimuovere una serie di vessilli nella piazza centrale e in diverse strade. Nei pressi delle scuole invece le bandiere, ormai rovinate dalle intemperie, non furono rimosse scatenando le proteste di alcuni residenti dal momento considerate anche le ricorrenze a livello nazionale – non ultima la festa del 2 giugno in occasione della quale il tricolore avrebbe dovuto essere onorato ed esposto degnamente – mentre sulla strada per Pietransieri e in alcune frazioni c’erano ancora bandiere ridotte a brandelli, infelicemente esposte agli occhi di chiunque transitasse, che costituivano una vera offesa non solo alla cittadinanza ateletese ma all’Italia intera. Le bandiere sono state poi tutte rimosse, come giusto che fosse. Il Prefetto intanto, come suo dovere, e certamente anche per quel puro sentimento e quei nobili valori che notoriamente caratterizzano la sua persona, ha ordinato ai sindaci della provincia dell’Aquila di avere più rispetto per la bandiera d’Italia, provvedendo a controllare sia la corretta esposizione dei drappi tricolori sia che gli stessi non si presentino logori, scoloriti o addirittura sporchi, invocando il regolamento che ne disciplina l’uso attraverso un decreto del 1998, nel quale è imposto che i drappi siano sempre esposti in buono stato e correttamente dispiegati, ma anche l’articolo 292 del C.P che punisce il reato di “Vilipendio alla Bandiera”. Un’azione ben recepita e apprezzata da molti, ma non da tutti atteso che proprio oggi giunge notizia che a Sulmona , sulla facciata i dell’Ex Liceo Classico, dal 2009, quando avvenne il terremoto, la bandiera italiana e quella Europea sono esposte in pessimo stato, strappate e logore. I sulmonesi non ci stanno e reclamano, lamentando il fatto che nessuno, sebbene molti ne fossero a conoscenza, ha avuto il buon senso e la sensibilità di rimuovere quei vessilli.