L’Aquila. Torna in carcere P.V., rumeno 43enne domiciliato a Monticchio e già noto alle forze dell’ordine.
Il 9 aprile scorso gli era stata imposta la misura alternativa alla detenzione con riferimento alla condanna definitiva di due mesi di reclusione, inflittagli dal Tribunale dell’Aquila nel 2008 per violazione degli obblighi di assistenza familiare, confermata in appello nel 2010, per cui è stato pure condannato al risarcimento danni di 3mila euro.
L’uomo infatti non ha mai adempiuto all’obbligo di contribuzione in favore della moglie e dei figli minori. Nella concessione degli arresti domiciliari da parte dell’ufficio di Sorveglianza dell’Aquila, c’era la prescrizione di alcuni obblighi, che il 43enne non ha rispettato. Lo scorso 15 maggio scorso,infatti, era stato trovato ubriaco lontano dalla sua abitazione e denunciato per evasione; in altre occasioni, come lo scorso 25 maggio, era risultato assente ai controlli domiciliari.
Per queste ragioni l’Ufficio di Sorveglianza dell’Aquila gli ha revocato il beneficio concesso.
L’uomo è già noto alle forze dell’ordine essendo stato condannato anche per ricettazione, quando, nel 2002, fu trovato in possesso di un telefono cellulare rubato l’anno prima a una ragazza. Per questi fatti era stato condannato a 4 mesi di reclusione. Nuova denuncia anche nel 2006, quando venne denunciato sempre per ricettazione essendo stato trovato in possesso di un telefono cellulare rubato l’anno prima a un uomo presso la piscina comunale. Nel 2012, infine, si è reso responsabile d’interruzione di un servizio pubblico, all’interno degli uffici comunali di Cagnano Amiterno, nonché di minacce nei confronti di alcuni impiegati. Fu nuovamente denunciato.