L’Aquila. Il sindacato dell’Ugl aveva ragione: i dipendenti del Consorzio Lavorabile erano sottopagati. A confermarlo è stato il controllo ispettivo, richiesto dalla stessa organizzazione sindacale nel luglio scorso, per verificare l’anomalia all’interno del call-center che, in subappalto da Transcom, gestisce la commessa nazionale del numero verde Inps-Inail.
“Allora” si legge in una nota dell’Ugl “evidenziammo l’enorme ingiustizia alla quale erano sottoposti i circa 300 dipendenti che, inquadrati nella qualifica di bagnino (posizione A2 del CCNL cooperative sociali), percepivano una retribuzione mensile decisamente inferiore rispetto ai dipendenti degli altri call-center. La situazione appariva ancor più vergognosa in quanto il 40% dell’intero organico è composto da disabili (legge 68 del 1999). Ebbene, seppur dopo moltissimi mesi, la DTL di L’Aquila ha completato gli accertamenti ispettivi ed ha riconosciuto la fondatezza del nostro esposto. L’attività svolta dagli operatori è stata ricondotta alle mansioni superiori della posizione C1 mentre quella dei tutor a quelle della posizione D1. In pratica, grazie al nostro intervento, i dipendenti del Consorzio Lavorabile percepiranno circa € 150 in più al mese. Inoltre la Direzione Territoriale del Lavoro ha proceduto al recupero della contribuzione Inps omessa calcolata sulla differenza tra la retribuzione erogata dall’azienda e quella contrattualmente prevista per le suddette qualifiche”.
Evidentemente soddisfatto il segretario regionale Piero Peretti. “Giustizia è stata fatta” ha commentato. “Ci dispiace, però, che gli altri sindacati ci abbiano lasciati soli in questa vertenza che, per il bene dei lavoratori disabili e terremotati, avrebbe meritato la massima attenzione da parte di tutti”.
Per il recupero delle differenze retributive pregresse, l’Ugl fornirà gratuitamente a tutti i dipendenti l’assistenza legale.