Macerie e ricostruzione: il Conapo presenta un esposto in Procura

terremoto_vigilifuocoL’Aquila. Fare piena luce sull’affaire macerie e demolizioni, in corso a L’Aquila, a seguito del sisma del 6 aprile 2009. E’ quanto chiede il Conapo, sindacato autonomo dei vigili del fuoco, che ha presentato un dettagliato esposto alla Procura della Repubblica de L’ Aquila e alla Corte dei Conti.

“Sin dalle ore immediatamente successive al sisma” spiega il segretario generale del Conapo, Antonio Brizzi “i vigili del fuoco sono intervenuti in massa da ogni parte d’Italia per dare soccorso alla popolazione. Nel corso degli anni sono state tante le inchieste aperte dalla magistratura sia rispetto ai crolli di quella notte che hanno provocato oltre 300 vittime, sia in riferimento agli eventi successivi. Recentemente, il segretario provinciale Conapo de L’ Aquila, Elio D’Annibale, ha portato alla nostra attenzione alcuni articoli di stampa, che riferiscono di presunti interessi e spartizioni, in riferimento a demolizioni e trasporto delle macerie tra privati, vigili del fuoco ed Asm (Aquilana Società Multiservizi, ndr), i quali si starebbero litigando la demolizione del palazzo che era sede dell’Anas fino al giorno del terremoto, ed il relativo trasporto in discarica dato che, da quanto si legge negli articoli sarebbe uno degli ossi più polposi che resta. In tali articoli ci si chiede, inoltre, come mai nel 2009 i tecnici della protezione civile che compilarono le schede AeDes dichiararono che non erano stati rilevati danni strutturali ed oggi il comandante provinciale dei vigili del fuoco dichiara che la struttura del palazzo è a rischio crollo, per cui ne chiede l’abbattimento con la procedura dell’urgenza. E ancora, come mai non è stato minimamente interpellato il Gta (Gruppo Tecnico di sostegno Allargato, ndr) per un sopralluogo?“.

“Su tali articoli” aggiunge D’Annibale “ci si chiede anche come mai ancora non arrivino a L’Aquila gli automezzi donati dalla Fiat e sollecitati dallo stesso Conapo che, più di un anno fa, ne ha denunciato la triste vicenda. Nella documentazione di stampa presa in esame, in definitiva, si evocano, senza mezzi termini, presunte spartizioni di torte che hanno fatto nascere più di un appetito; si pongono interrogativi sulla necessità, nonchè sulla gestione, delle demolizioni che fanno parte delle emergenze e quindi sono affidate senza gara ad evidenza pubblica, ma con il sistema della procedura negoziata, usata in emergenza con l’invito di poche ditte; sui rapporti tra privati, vigili del fuoco ed Asm che, sempre in riferimento al palazzo dell’Anas, si stanno litigando la demolizione ed il relativo trasporto in discarica“.

 

 

 

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