Avezzano, un ospedale di qualità: schizzano le nascite, crollano i cesarei

ospedale_avezzanoAvezzano. Il reparto di Ostetricia e Ginecologia, nell’ospedale di Avezzano, sfonda la soglia dei mille parti annui e, con otto punti in meno rispetto alla media nazionale, si segnala per il basso numero di parti cesarei che, per il Ministero della Salute, è indice di alta qualità nell’assistenza e lotta agli sprechi.

Un bilancio in positivo per il reparto dell’ospedale di Avezzano, diretto da Giuseppe Ruggeri, che può vantare, come servizi aggiuntivi rispetto allo standard ordinario, anche il parto indolore, praticato solo dai più attrezzati ospedali italiani.

Nel 2012, nel reparto, vi sono stati 1.047 parti. “Un risultato che consacra Ostetricia come un vero e proprio punto di riferimento” si legge in una nota “e non solo come quantità, di un territorio molto vasto, dai confini col Lazio fino alla Marsica orientale. Un bilancio ancor più importante se si considera che, non essendoci altri punti nascite su questo comprensorio, l’ospedale di Avezzano è ormai l’unico, approdo per le future mamme. Il 21% dei nati è di coppie straniere, nella quasi totalità del Marocco. Un altro 10%, è stato generato da coppie miste, per lo più conviventi, formate da un papà italiano e una mamma proveniente dai paesi dell’Est. In vantaggio le femmine (52%)”.

Tra i punti di forza, vantati dall’ospedale di Avezzano, c’è anche il parto indolore che consente alle partorienti di usufruire, limitatamente alla fascia oraria 8-20, del trattamento epidurale, con la fondamentale assistenza dell’anestesista. Finora, in Italia, solo gli ospedali più attrezzati e con più risorse hanno potuto praticare questo parto poiché esso presuppone organizzazione e personale qualificato al di la’ dello standard richiesto. Solo recentemente, tramite leggi regionali, il parto indolore e’ stato inserito ufficialmente nei Lea (livelli essenziali di assistenza): in questo senso, quindi, il nosocomio della Asl n.1 Abruzzo, è avanti coi tempi.

“Dati alla mano” si legge ancora nella nota “il presidio marsicano esibisce numeri molto positivi anche sul fronte della riduzione di tagli cesarei, da anni invocata dal Ministero della Salute e recentemente imposta con rigorosi controlli e ispezioni negli ospedali. In Italia, infatti, c’è un ricorso eccessivo, ben al di là di quanto previsto, al parto chirurgico (quindi non naturale), con una media che si attesta sul 43%. L’ospedale di Avezzano registra un dato nettamente al di sotto: 35.43% che lo segnala, nel panorama nazionale, come uno dei non tanti presidi ospedalieri virtuosi”.

“Un fatto importante”, dichiara Ruggeri, “poiché la riduzione dei parti cesarei, in base ai criteri e alle valutazioni del Ministero, e’ sinonimo di qualità. E’ quindi motivo di legittima soddisfazione per noi essere ben al di sotto della media italiana ed essere quindi implicitamente giudicati come un reparto che garantisce un’ottima assistenza. Oltretutto, dal primo gennaio 2013 ad oggi, abbiamo abbassato ulteriormente questa percentuale, portandola a 25%. Un ottimo presupposto, per i mesi a venire, per continuare sulla strada intrapresa e consolidare la tendenza”.

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