Martedì scorso il giudice per le indagini preliminari, Mario Cervellino, ha disposto l’archiviazione per l’indagato, come richiesto in precedenza dal pubblico ministero Simonetta Ciccarelli.
Albani, assistito dagli avvocati Stefano Rossi e Fabio Pasquali, era stato uno degli iniziali 20 indagati dell’indagine che ha visto anche 10 arrestati ai domiciliari e 5 sottoposti a divieto di esercizio della professione, misure oggi tutte revocate o scadute.
La pm Ciccarelli è subentrata ad Antonietta Picardi, sostituto procuratore che aveva avviato l’inchiesta, ma che in seguito è stata trasferita presso la procura generale della Corte di Cassazione. Le accuse ipotizzate a vario titolo per Albani, in concorso con Lionello Piccinini, geometra del segretariato Mibact, Berardino Di Vincenzo, ex segretario regionale Mibact ora in pensione, e Giuseppe Liberati, dipendente della Soprintendenza direttore dei lavori, erano di abuso d’ufficio e falso in atto pubblico nell’ambito della gara per la ricostruzione della chiesa di San Sisto, ma ora sono state smantellate. Gli altri due restano indagati.