La società Santa Croce Spa ha raggiunto l’accordo con 17 ex dipendenti addetti alla captazione dell’acqua della sorgente Sant’Antonio Sponga di Canistro (L’Aquila), in ordine alle spettanze reclamate con azioni legali sull’ammortizzatore sociale scattato dopo i licenziamenti.
A renderlo noto è la stessa società dell’imprenditore Camillo Colella.
Sale quindi a 28 su un totale di 75, il numero dei lavoratori che hanno risolto le controversie.
“Abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti per la ricomposizione di una situazione che nei mesi passati è risultata essere particolarmente tesa ed animata – spiega soddisfatto Colella – Queste intese fanno capire che parte dei dipendenti si è resa conto che non è l’azienda la colpevole dei licenziamenti ma chi, in testa la Regione e il Comune di Canistro, ha agito illegittimamente e illegalmente per farmi andare via da Canistro”.
“Come accaduto in due occasioni, l’acquisto dell’acqua sequestrata e la transazione per le tasse dovute al comune di canistro sta prevalendo il buon senso tra le parti per la positiva conclusione degli accordi”, conclude Colella.