Sicurezza delle acque del Gran Sasso, sigillato il sondaggio del Vaduccio

Qualche giorno fa è stata realizzata dall’Ente Parco l’operazione di sigillatura e messa in sicurezza del sondaggio del Vaduccio, sul versante nord del Monte Aquila, a circa 1760 m. di quota, in attuazione del Piano Sicurezza Acqua Redatto dalla Ruzzo reti.

L’intervento, effettuato direttamente dal personale dell’Ente Parco, è consistito nell’apposizione di un coperchio di acciaio sulla testa del sondaggio e nel suo inglobamento in un getto di calcestruzzo rivestito da blocchi di pietra calcarea. I lavori sono stati realizzati con il contributo determinante del Raggruppamento Carabinieri Parchi, Reparto Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, e del 5° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pescara che ha provveduto al trasporto del materiale necessario sul luogo, situato in un’area particolarmente impervia.

“Abbiamo fortemente voluto questo intervento – dichiara il Presidente del Parco Tommaso Navarra – al fine di mettere in sicurezza bel tre punti di accesso diretto alla falda acquifera rimasti senza protezione per decenni. Il Parco ha un compito specifico di tutela delle falde acquifere della nostra montagna identitaria, e cerca, pur tra mille difficoltà, di onorarlo giorno per giorno”.

E aggiunge: “Un ringraziamento va ai cittadini di Casale San Nicola che hanno segnalato la problematica al Parco nel settembre scorso. Cittadini che costituiscono, con le loro utili segnalazioni una rete efficiente di civile attenzione a difesa del loro e del nostro Parco. Un ringraziamento va anche al Raggruppamento dei Carabinieri Forestali del Parco e ai nostri operai che hanno, in questi giorni di mal tempo, operato in quota”.

Con quest’ultimo intervento è stata completata l’opera di messa in sicurezza dei tre sondaggi geognostici profondi perforati al tempo della realizzazione del doppio traforo autostradale del Gran Sasso, già effettuata nel mese di ottobre sugli altri due siti delle Fontari e di Monte Aquila.

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