Sulmona. I carabinieri forestali stanno indagando per accertare le cause del rogo sul Monte Morrone, dopo avere individuato il punto dove è stato appiccato il fuoco, proprio ai piedi della montagna verso valle, e sono convinti che si tratti di un atto doloso.
Il fuoco da questa mattina, dopo aver minacciato ieri sera alcune case della frazione delle Marane di Sulmona, si sta nuovamente spostando verso la montagna. Appena sarà pronta l’informativa dei militari ne verrà messa a corrente la magistratura locale per l’eventuale apertura di un’inchiesta.
Al momento risultano distrutti circa 40 ettari di pineta. A rischio anche l’Eremo di San Pietro, la piccola chiesetta in cima al Monte Morrone, dove papa Celestino V andava a pregare quando ancora era eremita.
Da stamattina due Canadair continuano a gettare acqua sui focolai più attivi, mentre squadre di vigili del Fuoco, di volontari della Protezione civile e dei carabinieri della Forestale sono impegnati a creare delle barriere per isolare la zona a rischio.
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