Castel del Monte. Un vasto incendio nella Piano di Campo Imperatore è divampato poco dopo le 13:30 di oggi.
Le fiamme sono divampate da un fuoco da campo di alcuni campeggiatori che non sono più riusciti a controllarlo. Il rogo è divampato su tutta la sterpaglia circostante a causa del forte vento che sta spingendo le fiamme verso la pineta del versante teramano del Gran Sasso.
L’episodio è avvenuto tra Fonte Vetica e Vado di Sole, nelle vicinanze della Rassegna Ovini di Campo Imperatore, dove erano presenti migliaia di persone.
Alcuni visitatori, insieme ai volontari della Nova Acropoli, ai forestali e ai Volontari della Protezione Civile ‘Gran Sasso d’Italia’, sono intervenuti per cercare di bloccare l’incendio ma il forte vento non lo ha permesso, anzi ha spinto le fiamme verso le pendici dei monti. Nel frattempo è stata chiusa la strada che collega Campo Imperatore con Rigopiano.
Poco dopo le 14:30 il primo intervento dei vigili del fuoco, giunti sul posto per le operazioni di spegnimento, rese assai difficili dalla temperatura rovente dal forte vento.
Altri roghi sono divampati nell’aquilano, nel bosco di Aragno (clicca e leggi) e in viale della Croce Rossa, dietro un edificio commerciale.
FOTO INCENDIO CHE STA DEVASTANDO PIANA DI CAMPO IMPERATORE
INCENDIO CAMPO IMPERATORE: FIAMME VERSO RIGOPIANO
Un incendio di vaste proporzioni sta interessando la piana di Campo Imperatore, nella zona conosciuta come ‘Fonte Vetica’, sul Gran Sasso. Il rogo si è propagato rapidamente a causa del grande caldo e del forte vento. Le fiamme, dopo aver interessato le sterpaglie della piana, hanno raggiunto e superato la montagna circostante, bruciando prima la pineta e poi la faggeta, fino a raggiungere la zona di Vado di Sole, al di sopra di Rigopiano.
Oltre a un Canadair, che sta effettuando dei lanci, sul posto sono al lavoro i Vigili del Fuoco del Comando provinciale dell’Aquila, i Carabinieri Forestali, la Protezione Civile e i volontari. Alcune squadre di Vigili sono partite anche da Pescara e dal Distaccamento di Montesilvano (Pescara). Nell’area era in corso la 58/ma edizione della Rassegna degli Ovini. Le fiamme, secondo le prime informazioni, sarebbero partite da un barbecue e i responsabili sarebbero già stati identificati dai Carabinieri Forestali.
I Vigili del fuoco definiscono “complicata” la situazione dell’incendio che ha coinvolto l’ intera pineta e ha scavalcato il versante aquilano, dirigendosi verso il Pescarese, in particolare, verso Rigopiano. Il 115 è presente con squadre e mezzi e ha richiesto l’intervento del Canadair che dovrebbe effettuare lanci fino alle 21. In occasione della 58/a edizione della Rassegna Ovini nella zona sono arrivate circa 30mila persone. Quanto agli altri due fronti di fuoco aperti oggi a L’Aquila, sia in città che nella frazione di Aragno, teatro di un incendio doloso domato nei giorni scorsi e ripartito oggi, verso le 17.30 si sono conclusi i lanci d’acqua del Canadair. Nelle vicinanze delle abitazioni è tutto sotto controllo, ma il centro della pineta brucia ancora, con il caldo anomalo e il sottobosco non bonificato che favoriscono la ripresa. In via della Croce Rossa l’incendio divampato oggi è stato spento e bonificato. Qui l’origine potrebbe essere stata una serie di scintille dovute all’utilizzo di un frullino per lavori edili nelle vicinanze. Su questa e altre dinamiche indagano anche i Carabinieri.
SOA: ‘CAMPO IMPERATORE FAR WEST DA ANNI’
“Campo Imperatore, un parco nazionale sfregiato”. Solo qualche giorno fa la Stazione Ornitologica Abruzzese (Soa) Onlus aveva depositato un dettagliato esposto a decine di enti per allertare sui possibili “danni alle rarissime praterie e rischi per l’incolumità pubblica” conseguenti a “motoraduni e comportamenti totalmente insostenibili” consentiti in “un luogo magico ormai alla mercé di un turismo d’assalto”. “Per le praterie, tra le quali quelle attraversate oggi dall’incendio, sono stati spesi un milione 680 mila euro nell’ambito del progetto Life Praterie – ricorda, interpellato dall’ANSA, Augusto De Sanctis della Soa – Si tratta di comunità particolari formate da decine di specie che cambiano al variare dei parametri ambientali. Attorno a Fonte Vetica e Fonte Macina i ricercatori dell’Università di L’Aquila e Ancona hanno mappato nel 1999 decine di tipologie di vegetazione”.
L’esposto è stato presentato in data 1 agosto alla Commissione Europea e alla Corte dei Conti Europea, nonché, tra l’altro, a Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, nella cui area si trova Campo Imperatore, al ministero dell’Ambiente, alle Prefetture de L’Aquila e di Pescara, ai Comandi nazionale e regionale dei Carabinieri-Forestali, al ministero dell’Interno e alla Procura della Repubblica de L’Aquila. “I ricercatori – continua De Sanctis – hanno dimostrato da decenni il gravissimo impatto del calpestio che compatta il suolo e cambia in maniera irreversibile, vista anche la quota, la vegetazione impoverendola e, in alcuni casi, eliminandola completamente facendo emergere il terreno”. Nell’esposto della Soa che fa riferimento a un evento di metà luglio organizzato a Fonte Vetica, oltre a “stigmatizzare che le autorità erano state avvisate dall’Associazione Appennino Ecosistema già due mesi prima dell’ultimo raduno, si pone l’attenzione anche sulle modalità di fruizione dei punti fuoco”. “Solo venti giorni fa addirittura sono stati sparati fuochi artificiali, non solo vietati nelle aree parco, ma che pongono proprio problemi di incendio. Appare incredibile – conclude De Sanctis – che le sagre di paese debbano confrontarsi con le regole del ministero dell’Interno e invece in questa area protetta possa accadere qualsiasi cosa come avviene ormai da anni”.