Entrare a far parte, con una propria qualificata rappresentanza, del tavolo tecnico sull’acquifero del Gran Sasso e la sua messa in sicurezza, in qualità di uditore, per garantire trasparenza e partecipazione.
L’Osservatorio Indipendente sull’Acqua del Gran Sasso torna a chiedere alla Regione di essere coinvolto in quella che rappresenta una delle emergenze più importanti del territorio. Dopo i due incontri pubblici del 20 maggio e del 17 giugno scorsi, i numerosi appuntamenti informativi svolti nelle varie zone del territorio regionale e la manifestazione “Camminiamo per l’acqua” del 23 luglio, torna, dunque, alla carica per chieder di poter essere presenti nel tavolo tecnico regionale, seppure già il vicepresidente della Regione Giovanni Lolli abbia già dato il suo parere negativo a riguardo per non allargare eccessivamente la partecipazione a questo strumento di lavoro.
“Ricordiamo”, si legge, infatti nella nota, “che tutte le associazioni che hanno costituito l’Osservatorio sono riconosciute a livello nazionale quali portatrici di interessi diffusi garantiti dalla Costituzione. E dovrebbe essere ormai prassi comune consentire alle rappresentante organizzate di cittadini la partecipazione ai momenti di confronto istituzionale, sempre mantenendo ovviamente distinti i ruoli tra decisori e uditori”.
E nel ricordare il lavoro svolto negli anni 2000 con la grande mobilitazione che vide coinvolte tutte le associazioni ambientaliste accanto alle istituzioni del territorio e dei cittadino contro la volontà dell’Istituto nazionale di Fisica Nucleare che voleva ampliare i propri laboratori con la realizzazione di un terzo tunnel, sollevando per la prima volta dei dubbi sulla sicurezza del sistema acquifero che vedeva troppo vicini l’Infn, le gallerie e le captazioni d’acqua, l’Osservatorio sottolinea come in passato il mondo politico ha già commesso l’errore di estromettere la società civile dal confronto proprio su questo tema.
“Auspichiamo che la Giunta regionale”, conclude la nota, “segnando una differenza sostanziale rispetto al passato, voglia garantire la massima trasparenza, consentendo la partecipazione di un rappresentante dell’Osservatorio al Tavolo tecnico regionale sull’acquifero del Gran Sasso”.