Nel corso delle indagini condotte dalla Squadra Mobile è stato accertato che la vittima, una donna di 60 anni, separata oramai da tempo, fosse stata costretta a modificare il proprio stile di vita e vivesse in uno stato di forte prostrazione psicologica a causa delle continue incursioni dell’ex coniuge nella sua vita.
In particolare, nel periodo compreso tra marzo e maggio di quest’anno, la donna ha subito in più occasioni danneggiamenti nell’abitazione e sul proprio veicolo, con imbrattamenti, scritte offensive e taglio dei pneumatici. In ultimo, verso la metà di maggio, ha ricevuto un messaggio in cui l’ex coniuge minacciava di ucciderla.
A seguito di quest’ultimo episodio, la donna, temendo per la propria incolumità, si è rivolta alla Polizia sporgendo formale denuncia.
Le successive indagini, condotte dal personale della Squadra Mobile, hanno permesso di risalire all’ex marito e grazie ad una meticolosa ricostruzione sono stati raccolti numerosi e gravi indizi di colpevolezza nei confronti di quest’ultimo, già in passato destinatario della misura di divieto di avvicinamento alla donna.
In particolare, tramite le testimonianze raccolte e l’acquisizione delle immagini degli impianti di video sorveglianza, è stata provata la presenza dello stalker nei posti e nei tempi in cui la donna ha subito i danneggiamenti ed è stato possibile ricostruire i suoi movimenti nei luoghi frequentati dalla vittima.