L’Aquila. E’ mistero sulla morte di Roberto Bonura, giovane aquilano di soli 30 anni. Di certo c’è solo un fatto: il su corpo è stato trovato senza vita nel mare spagnolo delle Canarie. Lividi diffusi ovunque e, da una prima ricostruzione, il giovane potrebbe essere stato drogato prima di finire in acqua.
Roberto Bonura era molto conosciuto a L’Aquila. Lavorava per la Provincia come precario ed era componente del gruppo sbandieratori. Suo padre, Angelo, è un noto avvocato, oltre ad aver ricoperto la carica di vicesindaco. E la famiglia non è nuova alle tragedie purtroppo: la mamma infatti è venuta a mancare il 6 aprile 2009, nel terremoto aquilano.
“Sono profondamente addolorato e sconcertato per la morte del nostro Roberto Bonura” ha commentato il presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo. “Un ragazzo che prestava servizio presso la segreteria del Consiglio Provinciale e che abbiamo sempre apprezzato per le sue grandi doti umane prima che professionali. Nonostante la vita l’avesse messo più volte a dura prova, in lui non sono mai mancati il sorriso e la determinazione. È assolutamente necessario che si faccia chiarezza sulla sua scomparsa e a nome di tutta l’amministrazione provinciale, mi unisco al dolore dei familiari per la perdita troppo prematura di Roberto, un ragazzo di grande valore e coraggio”.
Sconcerto anche nelle parole del presidente del Consiglio Provinciale, Filippo Santilli. “Sono senza parole” commenta. “Frequentavo Roberto ormai da due anni vedendolo quasi tutti i giorni, visto che era un dipendente del Consiglio provinciale. Mi aveva parlato tante volte dei problemi che lo avevano accompagnato negli ultimi anni, ma ho notato in lui sempre quella voglia di riscatto e di guardare la vita con il sorriso. Nel lavoro era sempre preciso e puntuale, svolgendo con passione tutto quello che aveva di fronte. Esprimo quindi, a nome mio, dell’intero Consiglio Provinciale e di tutti i dipendenti, il più profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia di Roberto, stringendomi attorno in particolar modo al papà Angelo.
Ora Roberto – conclude Santilli – potrà riabbracciare finalmente la sua amata mamma”.