Avezzano, gli impediscono di vedere la figlia e lui minaccia le dipendenti del servizio sociale: una denuncia

polizia2Avezzano. I poliziotti della Squadra Mobile della Questura de L’Aquila hanno denunciato, ieri, per il reato di minaccia aggravata nei confronti di pubblico ufficiale, un 40enne romano, residente nella Marsica. Secondo quanto accertato, l’uomo, da tempo, minacciava alcune incaricate del Servizio sociale di Avezzano, dicendo di essere in possesso di un’arma da fuoco che avrebbe utilizzato nei loro confronti.

Le minacce erano finalizzate a condizionare ed indirizzare il giudizio delle dipendenti, incaricate di verificare la presenza o meno dei presupposti necessari per consentire al padre di poter rivedere la propria figlia. La bambina, infatti, di recente, su disposizione del Tribunale per i minorenni, era stata allontanata dall’abitazione del padre, già separato, a causa sia di alcuni procedimenti penali che lo vedevano coinvolto, sia della assenza di idonee condizioni ambientali. Per questo, la figlia attualmente alloggia in una struttura di ricovero protetta.

L’uomo, dopo aver ottenuto l’assoluzione in un procedimento penale che lo vedeva imputato per reati contro la persona, ritenendosi in diritto di potere riallacciare il quotidiano rapporto con la figlia, aveva cominciato a sollecitare, sempre più insistentemente, l’autorizzazione a poter incontrare la bambina, abbandonandosi a comportamenti sfociati poi in vere e proprie minacce di morte. Dalle indagini sono emerse anche alcune telefonate anonime minatorie, giunte al centralino del Tribunale per i minori.

Tutto ciò a spinto i poliziotti della Questura di L’Aquila ad effettuare alcune mirate perquisizioni, al termine delle quali hanno trovato e sequestrato una riproduzione fedele, per dimensioni e peso, di una pistola modello Beretta 92 FS, priva del tappo rosso, completa delle munizioni ed identica a quella in dotazione alle forze dell’ordine. L’uomo è stato, quindi, denunciato per il reato di minacce aggravate.

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