L’Aquila. C’è anche Gaetano Fontana, direttore generale dell’Ance nazionale e responsabile della struttura tecnica di missione (Stm), organismo della governance del terremoto, tra gli indagati nell’ambito dell’inchiesta “Caligola”, condotta dalla Procura dell’Aquila che, lo scorso gennaio, aveva portato all’arresto di sette persone, accusate a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione aggravata, falso in atti pubblici e occultamento di atto pubblico.
Tra questi figura, con l’ipotesi del reato associativo, lo stesso Fontana, architetto romano di 63 anni. Con lui, Antonio Boschetti, 46 anni di San Salvo, indagato per corruzione, Bernardo Notarangelo, 58 anni di Putignano (associazione per delinquere finalizzata alla corruzione aggravata) e Camillo Cesarone, 55 anni di Chieti (rivelazione di segreti d’ufficio e favoreggiamento). I nuovi avvisi di garanzia, che si aggiungono ai nove iniziali, sono stati notificati nei giorni scorsi, con la proroga delle indagini preliminari sull’inchiesta portata avanti dagli agenti della Squadra mobile di Pescara, su assunzioni in cambio di appalti nell’ambito del programma comunitario Ipa Adriatico.