L’Aquila. Tre militari e una donna. Si concentrano su queste quattro persone le attenzioni dei Carabinieri de L’Aquila che indagano sullo stupro ai danni di una giovane studentessa laziale avvenuto notte tra sabato e domenica scorsa all’uscita della discoteca Guernica a Pizzoli. Tutti e quattro, sospettati a vario titolo, sono stati iscritti sul registro degli indagati dal pm David Mancini.
Si tratta di due campani, militari del 33° reggimento artiglieria Acqui come il terzo sospettato, un aquilano e la sua fidanzata.
Oggi i carabinieri hanno ascoltato per la seconda volta i militari che avrebbero una posizione meno grave: un campano e un aquilano e non è ancora chiaro se sarà interrogato anche il terzo militare indagato, della provincia di Avellino.
Gli investigatori, intanto, stanno battendo ogni pista, anche se sempre di più si fa avanti l’ipotesi di una pratica sessuale estrema. La vittima, infatti, è stata trovata priva di sensi, seminuda in mezzo alla neve e in una pozza di sangue per le gravi ferite nelle zone genitali. Ora è ricoverata nell’ospedale San Salvatore de L’Aquila e le sue condizioni sono in lento miglioramento.
I Carabinieri, inoltre, avevano sequestrato ieri gli abiti del militare di Avellino e la sua auto, dove si sarebbe compiuta la violenza e oggi è arrivata la conferma dei Ris: le tracce ematiche e biologiche trovate sulla camicia e nella macchina sono della vittima dello stupro.