A parlare è Fernando Galletti, presidente dell’Amministrazione Separata dei Beni di Uso Civico di Paganica e San Gregorio al suo secondo mandato, in riferimento ai lavori contro le infiltrazioni di acqua nel santuario della Madonna d’Appari di Paganica, annunciati in pompa magna dal presidente della Gran Sasso Acqua.
“Abbiamo ripetutamente sollecitato, nel corso di questi anni, la Gran Sasso Acqua sui tanti disagi che attanagliano i cittadini delle frazioni di Paganica e San Gregorio, in particolare i problemi delle acque contaminate dalla salmonella e della rete fognaria che versa in condizioni di assoluta inadeguatezza. Ricordiamo che in zone come la Concia e nei pressi del mulino di San Gregorio le fogne sono rimaste a cielo aperto come lo erano anni or sono e gli scarichi di liquami nei torrenti d’acqua, peraltro contaminata dalla salmonella, sono rimasti un caso irrisolto di cui ancora non si conosce la gravità della portata. I depuratori infatti, la cui manutenzione è di competenza della municipalizzata, sono sottodimensionati rispetto al flusso di scarichi che è anche aumentato con gli insediamenti dei progetti C.A.S.E.”
“Sulla base delle analisi microbiologiche eseguite dall’A.R.T.A. che aveva rilevato tracce di salmonella sui campioni prelevati dai fiumi della zona e alla luce dell’allarme denunciato dalla trasmissione Le Iene sulla contaminazione dell’acqua del Gran Sasso che sarebbe provocata da sostanze tossiche prodotte dai Laboratori Nazionali di Fisica Nucleare, chiediamo risposte concrete e trasparenza, altrimenti – rincara Galletti – presenteremo un esposto alla Procura della Repubblica dell’Aquila corredato da un approfondito dossier sulle acque del nostro territorio che finiscono sulla tavola dei cittadini e nei campi coltivati a cereali e ortaggi. Non abbiamo ottenuto rassicurazioni di nessun tipo dagli organi competenti sulla stagione agricola alle porte che solo a Paganica conta ettari ed ettari di terreni seminati”.