Infatti, in città il consorzio ‘Radiotaxi L’Aquila’, aderente al sindacato Uritaxi – uno dei più rappresentativi a livello nazionale che tiene aperto il colloquio con il governo – non ha aderito al fermo delle auto “bianche”.
Radiotaxi detiene l’85% del parco macchine delle licenze comunali. Minimo, quindi, lo stop dei tassisti aderenti ad altre sigle sindacali.
“Abbiamo lavorato, e continuiamo a lavorare, col 100% del parco macchine – afferma Ottavio Capestrani, segretario provinciale Uritaxi -. Posso dire che a L’Aquila chi usufruisce del servizio non ha risentito dello sciopero indetto a livello nazionale iniziato alle 8 di stamane per concludersi alle 22”.